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Parma ha il suo inceneritore. Nonostante Pizzarotti

Non è per cattiveria anti-grillina. Ma se a Parma scrivono queste cose…

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Il Movimento Cinque Stelle aveva impostato la campagna elettorale delle Comunali 2012 a Parma sulla promessa di non farlo mai diventare operativo: “Abbiamo già avuto una grande vittoria, senza essere neanche entrati in Comune: a Parma l’inceneritore non si farà più. E’ una grandissima vittoria”, scriveva Beppe Grillo il 21 maggio 2012, il giorno del trionfo di Federico Pizzarotti, primo sindaco a Cinque Stelle di una grande città. E ancora: “Per accenderlo passeranno sul cadavere del sindaco”.A distanza di pochi mesi, però, tutto è cambiato. E tutto si è arenato. L’impianto di Ugozzolo è partito e dopo una fase preliminare entrerà pienamente in funzione tra un mese.

IL SINDACO SI DIFENDE – “Non ho mai promesso di fermare l’inceneritore, ma che avremmo fatto di tutto per fermarlo. La battaglia comunque non è finita”. E’ il commento del sindaco Federico Pizzarotti. Se mai ce ne fosse stato bisogno, dal primo cittadino arriva la conferma che il termovalorizzatore si farà e nessuno – ormai – potrà opporsi alla sua costruzione. Pizzarotti affida a Radio 24 queste parole di distanza da quanto promesso in campagna elettorale e per cui molti lo hanno scelto alle elezioni amministrative.

VIA ALL’ACCENSIONE PRELIMINARE – Prende infatti il via, dopo le prescritte avvenute comunicazioni da parte della multiutility Iren Ambiente agli Enti di controllo, la cosiddetta fase preliminare del Polo Ambientale Integrato di Parma. Secondo quanto previsto dalle procedure autorizzative, nel corso della fase preliminare si svolgeranno attività tecniche complementari alla messa a punto del sistema impiantistico del PAI che verranno effettuate a caldo attraverso la combustione di solo gas metano.

GRILLO A PARMA CONTRO L’INCENERITORE: GUARDA IL VIDEO

La fase preliminare, che consentirà di portare a regime le apparecchiature e gli apparati, oltre che testare le strumentazioni, le automazioni, i macchinari e gli impianti ausiliari del termovalorizzatore, avrà una durata di circa 30 giorni. L’attività di combustione a gas metano sarà controllata sia per quanto riguarda le emissioni al camino, sia per quanto riguarda la qualità dell’aria attraverso la rete delle 4 centraline di monitoraggio – ubicate nei comuni di Parma, Colorno, San Polo e Sorbolo – che Iren Ambiente ha acquistato e messo a disposizione degli Enti di controllo per la verifica delle emissioni in atmosfera. Per mantenere una costante informazione ai cittadini, gli stati di avanzamento della fase preliminare e delle successive verranno pubblicati sul sito www.irenambiente.it alla sezione “Polo Ambientale Integrato di Parma”.

PD POLEMICO – Il Partito democratico della città ducale,sconfitto a sorpresa alle scorse elezioni comunali da Pizzarotti anche in nome dello stop al forno, ne approfitta per innescare la polemica. “Il sindaco Pizzarotti – commenta Nicola Dall’Olio, capogruppo del Pd in Consiglio comunale – una volta al governo della città, dà prova di apprendere molto rapidamente i peggiori abiti di quella casta politica che il suo movimento tanto depreca. Dopo aver impostato tutta la campagna elettorale sulla chiusura dell’inceneritore, ora dichiara alla stampa di non avere mai promesso nulla di simile. Noi ricordiamo altro: manderemo i rifiuti in Olanda, smonteremo il forno, lo venderemo ai cinesi. Ricordiamo anche un confronto all’Auditorium Paganini dove un migliaio di persone applaudiva a queste mirabolanti promesse e fischiava chi chiedeva con quale atto amministrativo pensavano di chiudere il forno. Pizzarotti ci dice oggi che ci siamo sbagliati: abbiamo letto e inteso male noi. Che dire. Quasi meglio di Berlusconi”. (con la collaborazione di ParmaToday)

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