SCIOPERO NAZIONALE TPL: USB, GLI AUTOFERROTRANVIERI HANNO RISPOSTO IN MASSA
Ora rilanciare Tpl e rinnovare contratto scaduto da 5 anni
E’ stata alta in tutte le città l’adesione allo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale, indetto nella giornata di ieri dall’USB Lavoro Privato, con orari differenti di città in città. Forte e chiara la posizione dei lavoratori autoferrotranvieri, che non vogliono essere ostaggio di un debito economico enorme, scientificamente costruito a discapito loro e dei cittadini tutti.
A Milano hanno incrociato le braccia il 60% dei lavoratori dell’ azienda APAM. A Roma, dove lo sciopero si è concluso alle 24.00, ha aderito il 50% dei lavoratori nel trasporto urbano ed è giunto buon segnale di partecipazione negli impianti principali della società di trasporto extraurbano del COTRAL.
A Venezia il 75% dei mezzi della ACTV sono rientrati negli impianti. Adesioni del 60% nella città di Bologna, a Reggio Emilia del 70%, a Torino del 50%, ad Alessandria 50%, a Cremona 30%. Adesione del 30% degli addetti al trasporto extraurbano della città di Cosenza, così come nelle città di Gorizia, Trieste e Udine. In tilt il trasporto extraurbano della regione Sicilia.
A Napoli, bloccata da una massiccia adesione allo sciopero, decine di lavoratori dei trasporti aderenti all’ USB, studenti e precari e comitati cittadini hanno occupato la sede del Consorzio UNICO Campania, nella centrale Piazza Matteotti, che gestisce la tariffazione dell’intero sistema del trasporto pubblico locale nella regione Campania , per protestare contro il continuo aumento delle tariffe a fronte di un continuo taglio del servizio pubblico di mobilità.
L’USB Lavoro Privato ribadisce con determinazione la necessità di una inversione di tendenza nelle scelte politiche sui servizi pubblici, affinché si dedichino risorse per sostenere e rilanciare il trasporto pubblico, si assicuri la copertura integrale del reale fabbisogno per il suo rilancio e per il rinnovo del CCNL, ormai scaduto da oltre 5 anni.
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