Nell’aprile del 1975 Milano veniva bagnata dal sangue di due compagni in soli due giorni. I fascisti uccidevano a revolverate Claudio Varalli. Nella giornata successiva, durante la manifestazione antifascista, i carbinieri caricavano il corteo. Un gippone dei carabinieri schiacciava il compagno Giannino Zibecchi spappolandogli il cervello sul lastricato. Ma i giorni del sangue non erano solo a Milano. Nello stesso giorno un vigilante uccideva il compagno Antonio Miccichè durante una occupazione di case nel quartiere della Falchera. Due giorni dopo a Firenze, durante le manifestazioni, la polizia in borghese uccideva Rodolfo Boschi. Quattro giorni, quattro morti. Erano gli anni Settanta. La guerra a bassa intensità contro il movimento di classe e le organizzazioni della sinistra era in pieno svolgimento.
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