Menu

Napoli, inziativa contro la repressione

Le manganellate agli studenti del 7 maggio, prima in piazza Plebiscito con la provocazione e l’appoggio di fascisti/camorristi  ben noti e poi con le cariche improvvise dirette dal vicequestore Fiorillo su via San Sebastiano nel pomeriggio, hanno accelerato una riflessione già presente tra una serie di realtà del movimento napoletano. Non solo sul nesso tra crisi e repressione, sull’irrigidirsi delle logiche repressive che procede di pari passo con l’impossibilità di governo politico del disagio sociale e delle sue istanze. 

Ma anche sulla necessità di rivendicare, tutelare e ampliare gli spazi di agibilità delle lotte sociali e in particolare le pratiche di riappropriazione contro la crisi, a partire dalle nuove occupazioni sociali o abitative. Proprio quelle esperienze che, stando a recenti segnali, rischierebbero una nuova offensiva da parte di Questura e Prefettura. Negli ultimi anni abbiamo assistito in città a una progressiva blindatura del diritto al dissenso e dei diritti della protesta sociale. 

A una proliferazione di dispositivi repressivi e “intimidatori”, sia amministrativi che penali, sia infine nei termini di misure “preventive” di  restrizione della libertà individuale con formule sempre più invasive e surreali. Ad esserne bersaglio i soggetti che animano le rivendicazioni sociali dal basso nella città, a partire dai movimenti dei disoccupati e dei precari, degli studenti, dei lavoratori di aziende in crisi. 

Eppure le lotte non si sono fatte intimidire, le piazze continuano a essere il luogo dove denunciare che il re è nudo e il governo liberista della crisi non sa dare alcuna risposta sociale. Negli ultimi mesi, dopo le mobilitazioni d’autunno in tutta italia contro la precarietà, anche a Napoli si sono moltiplicate le iniziative di occupazione e autogestione di palazzi abbandonati, mense dismesse, spazi in disuso come modalità di autodifesa sociale dagli effetti della crisi. Difendere questi primi risultati è tutt’uno con la necessità sociale di moltiplicarli, per passare dalla resistenza all’attacco. Noi difendiamo il diritto alla vita, alla libertà, all’emancipazione sociale, alla fine dello sfruttamento e della precarietà. Sono i signori della crisi e i loro apparati che devono preoccuparsi invece della potenza sociale che può sprigionarsi dalle contraddizioni che le loro stesse ingiustizie alimentano. Perchè un altro mondo è possibile!

——————————————————————

Sulla base di questi due punti, della lotta alla repressione per la difesa degli spazi di agibilità delle lotte e della riproduzione e moltiplicazione di pratiche di riappropriazione contro la crisi, la proposta è riprendere un percorso comune che porti a una giornata in piazza giovedi 30 maggio nel centro di Napoli, con un concerto, interventi, video e mostre sugli episodi repressivi, ma anche sulle esperienze delle realtà di lotta presenti. E poi una possibile manifestazione presumibilmente  venerdi 5 giugno. Nei limiti delle disponibilità e delle forze disponibili alcuni compagni proponevano anche altre iniziative ed azioni per animare questo percorso. Mentre una serie di appuntamenti esterni (ad esempio le serate organizzate da artisti vicini al movimento nelle piazze universitarie tipo il 24 maggio) possono essere occasione di comunicazione e pubblicizzazione del percorso

Su questa proposta invitiamo tutte le realtà  di movimento ad intervenire in questo confronto. La prossima riunione è lunedi 20 maggio alla Mensa Occupata di via Mezzocannone alle ore 18.

——————————————————————

C’è un ulteriore grave notizia  ed è quella arrivata ieri sera del pestaggio di un compagno delle realtà studentesche, riconosciuto e aggredito ai quartieri spagnoli da alcuni scagnozzi tra quelli che in piazza Plebiscito il 7 maggio hanno dato man forte alla polizia. Il risultato  sono stati ben 5 punti di sutura alla bocca!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *