La settimana passata era comparso tra le pagine del blog Maverick di Fabrizio Salmoni l’articolo C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri. L’articolo, pubblicato all’indomani degli scontri avvenuti nella notte tra il 13 e il 14 maggio in Val Clarea alle recinzioni del cantiere Tav, era finito immantinente sulle scrivanie della Questura, di lì all’esame della Procura di Torino, e rimbalzato poi di testata in testata, finanche sui telegiornali nazionali.
Smembrato alla bisogna, carpendone frase per frase slegate dal restante contesto, aveva quindi fatto gridare al linguaggio brigatista, all’ideologia eversiva, alla minaccia intemperante e violenta, sino a essere interpretato come una presunta “rivendicazione” dell’assalto al cantiere appena compiuto. Rivendicazione No Tav: chi lavora al cantiere è condannato era appunto uno dei titoli ripreso dalle colonne di Globalist a titolo ironico, nella critica testuale che dell’articolo di Maverick veniva proposta, a riprova che in esso non si scorgevano le minacce paventate da gran parte della stampa italiana.
Come accade in polemiche di tal fatta, si alzarono muri di parole e lettere di solidarietà e comunicati a difesa della libertà di espressione, liberamente ignorate dalla controparte. Tra chi s’interessò dell’articolo pubblicato su Maverick si trovava il senatore Stefano Esposito che rispose prontamente all’articolo di Fabrizio Salmoni con un proprio comunicato dal titolo Bisogna fermare Maverick alias Fabrizio Salmoni.
Insomma, pubblicato su Maverick il 14 maggio, l’articolo aveva finito per innescare una violenta risposta su buona parte dei media italiani il 15, per sparire il 16, in cui si tornò a parlare dell’intera questione Tav nelle pagine regionali.
Ora, Fabrizio Salmoni, alias Maverick, sentiti i propri legali, ha denunciato il senatore Stefano Esposito per diffamazione, minacce e altri reati relativi al comunicato pubblicato sul suo sito. All’esame restano le dichiarazioni di un’altra parlamentare Pd e le espressioni utilizzate dagli organi di informazione che si espressero allora sul caso.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa