La reazione a caldo di Giorgio Cremaschi: “L’accordo sulla rappresentanza applica a tutto il mondo del lavoro il modello di rappresentanza costruito alla Fiat da Marchionne. La cosiddetta esigibilità degli accordi limita il diritto di sciopero e impone un regime contrattuale e aziendale dove non è ammesso il dissenso… Si costruisce un sistema autoritario dove chi non accetta queste limitazioni non può partecipare ai tavoli di trattativa e alle elezioni delle rappresentanze, come è accaduto alla Fiom in Fiat…
Per la CGIL è semplicemente una resa… Questo accordo è la pura istituzionalizzazione delle politiche di austerità nei luoghi di lavoro… Bisogna combatterlo …”
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patrizia turchi
Come ne usciamo…….. il sacrificio è consumato.È davvero tutto perduto?