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Milano antifascista: impedire il raduno neonazista a settembre

Sembra che allo stato attuale delle cose siano due le opzioni circa il luogo dove tenere, il prossimo 12-14 settembre, il cosiddetto Festival Boreale, un raduno di gruppi antisemiti e nazistoidi a livello europeo promosso da Forza nuova. Da una parte la città di Seregno, a pochi chilometri da Monza, dall’altra Milano o un comune a nord della città.

Sarà un caso, ma a Seregno dal 2010 l’amministrazione comunale è guidata dal centro-destra con tanto di sindaco leghista, il cui partito, come sappiamo, già in passato in Lombardia ha offerto la propria disponibilità a eventi simili. Basterebbe ricordare quanto accaduto a Malnate, in provincia di Varese, lo scorso 20 aprile, quando proprio alcuni esponenti leghisti misero a disposizione la struttura per celebrare il compleanno di Hitler da parte di un’associazione neonazita. Non solo, nello stesso comune, da anni opera la Fraternità sacerdotale di San Pio X, espressione diretta dei lefebvriani in Italia, che celebra ogni domenica mattina in una sorta di cappella, in realtà un capannone di 500 mq acquistato di recente, la messa in latino. Un capannone che potrebbe essere utilizzato proprio per ospitare questo evento.

Niente di meglio per chi, come Forza nuova, si connota per l’esasperato integralismo cattolico e nell’occasione si accompagna a formazioni europee che ancora negli anni Duemila vagheggerebbero il ritorno del nazismo. In questo caso l’intenzione degli organizzatori, che prevedono un afflusso di qualche centinaio di neonazisti, provenienti soprattutto dall’Ungheria e che raggiungerebbero il nostro paese con diversi pullman, sarebbe anche quella di utilizzare il camping del Parco di Monza (Camping Autodromo) per ospitare il grosso delle delegazioni straniere. Un’eventualità che sta creando qualche problema per chi, venendo da lontano, non intenderebbe sottoporsi a troppi spostamenti.

Per queste ragioni rimane in pista la seconda possibilità, quella di Milano o di un comune a nord, scelta che inizialmente si voleva evitare per aggirare le inevitabili contestazioni. Una soluzione per cui comunque sono state già da mesi depositate le autorizzazioni necessarie. Un fatto è infatti certo: sia la Questura di Milano che la Prefettura stanno da tempo discutendo con gli stessi organizzatori le modalità di svolgimento di questo appuntamento. Se a insaputa dei sindaci dei comuni coinvolti, Pisapia compreso, non lo sappiamo (Pisapia si è pubblicamente espresso in consiglio comunale affinché non si tenga il raduno neonazi in quanto oltraggio a Milano capitale della Resistenza NdE). Un atteggiamento davvero inqualificabile da parte di chi dovrebbe essere fedele alla Costituzione antifascista e che in realtà si appresterebbe a scortare bande di neonazisti sul nostro territorio, come già accaduto lo scorso 15 giugno a Rogoredo, quando si dettero appuntamento centinaia di teste rasate a livello internazionale.

Certamente non un buon inizio per Tronca, il nuovo prefetto di Milano.

http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3379&Class_ID=1004

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