Questa mattina il Movimento di Lotta per la Casa, composto da decine di famiglie sotto sfratto e senza lavoro, ha occupato lo stabile in Via Episcopio a Benevento.
Non si tratta, come nei giorni precedenti, di un’azione di denuncia ma di un’occupazione vera e propria per rispondere al bisogno della casa.
Dopo mesi di lotta e di confronti inutili con le istituzioni, dalle quali abbiamo ricevuto soltanto vane promesse, abbiamo deciso di riprenderci ciò che è nostro, di occupare uno stabile vuoto e abbandonato per riempirlo di vita.
Il nuovo piano casa che l’amministrazione comunale si appresta a discutere non sarà altro che l’ennesimo regalo a palazzinari privati senza intervenire a favore delle famiglie senza casa e che non hanno i soldi per pagare un mutuo. Siamo stanchi di aspettare e soprattutto di ascoltare le prese in giro e le frottole raccontate da amministratori corrotti, sordi e incapaci che a parole ti sono vicini e poi nello stesso tempo utilizzano la repressione come risolutore di tutti i mali in nome di quella legalità utilizzata a convenienza per attaccare le fasce sociali più deboli che osano ribellarsi.
Un manipolo di indagati per reati di varia natura si appella paradossalmente al rispetto della legalità solo quando è necessario colpire il dissenso sociale.
Ci si appella alla legalità solo per estorcere ulteriori soldi ai cittadini ormai impossibilitati a vivere. La legalità invece non esiste quando si tratta di tutelare gli interessi dei forti, dei ricchi e loro sodali.
Nella città della cementificazione, della speculazione immobiliare, dei fitti altissimi, dei profitti ottenuti sulla pelle della povera gente questa mattina un gruppo di famiglie ha avuto il coraggio con un’azione forte di riprendersi il maltolto.
Siamo cittadini come tanti, disoccupati o lavoratori a nero e sfruttati, siamo giovani coppie senza prospettive per il futuro con contratti precari e orari di lavoro massacranti, siamo il frutto di 40 anni di gestione clientelare e corrotta della cosa pubblica. Oggi ci siamo alzati, ci siamo ripresi la nostra dignità calpestata e umiliata, oggi comincia un nuovo corso per questa città malata. Qui siamo e qui restiamo.
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Daniele
Hasta Siempre Compagni! RESISTERE!RESISTERE!RESISTERE!