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L’estremo insulto: “onoreficenze per i costruttori Tav in Valsusa”

Siamo al delirio politico. L’intento che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte ha espresso, concordi i principali partiti di centrodestra e centrosinistra, di proporre l’assegnazione della massima onorificenza in campo regionale – il Sigillo – alle maestranze (imprenditori e operai) che operano in Valdisusa per la realizzazione del Tav ha dell’inverosimile. Per i proponenti quanti operano per la realizzazione del Tav, definita “opera storica” sono meritevoli di particolare riconoscimento come lo è stato per le brigate alpine Taurinense e Julia di ritorno dalle missioni estere. Una volta di più l’abbiamo capito. In Valdisusa, una valle occupata militarmente, dove sono in corso lavori di devastazione del territorio per un’opera inutile che risponde soltanto ad interessi affaristici, ci sono amministratori, partiti, potentati vari che pensano di trovarsi in guerra. Da una parte la colonizzazione e la distruzione di un territorio da perseguire con la repressione, dall’altra la distribuzione di onorificenze per “esaltare i particolari rapporti di collaborazione con la Regione” che nel caso specifico sono rapporti semplicemente distruttivi. Non hanno avuto diritto di riconoscimento e onorificenza i lavoratori morti della ThyssenKrupp o i lavoratori e cittadini di Casal Monferrato morti per amianto, per fare soltanto due esempi, e tanto meno hanno diritto a un qualsiasi riconoscimento i cittadini della Valdisusa in lotta per la difesa del loro territorio. I riconoscimenti da parte di una classe politica insipiente, sempre più avulsa e staccata dalla realtà vanno soltanto a chi è schierato o al servizio silente di una parte sola, quella degli affari, delle clientele che ruotano intorno al Tav.

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino

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