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Lampedusa: i superstiti indagati per ‘immigrazione clandestina’

Mentre i politici di centrodestra e centrosinistra si accapigliano in tv tentando di strumentalizzare a proprio vantaggio la tragedia di Lampedusa, i profughi superstiti del naufragio costato la vita ad almeno 300 persone – moltissime le donne affogate – sono ora indagati per il reato di “immigrazione clandestina”. Fatta eccezione per i minorenni, tutti gli altri immigrati, più di cento persone, sono stati iscritti, come prevede la legge Bossi-Fini, nel registro degli indagati per immigrazione clandestina. A darne conferma è il procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale che ha spiegato come si tratti di un ‘atto dovuto’ in base alla legge. La stessa che ha convinto gli equipaggi di tre pescherecci a non raccogliere dal mare i superstiti per non incorrere nella denuncia di ‘favoreggiamento dell’immigrazione clandestina’.

Buona parte dei superstiti è già stata ascoltata nelle ultime 24 ore dagli inquirenti per rendere testimonianza sullo scafista del barcone affondato, un tunisino arrestato poche ore dopo il naufragio. 

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