Ciao poliziotto!
Sono uno degli operai che il 15 giugno era ai cancelli di Pomigliano la fabbrica Fiat, ricordi? Sono uno di quelli che cercava di spiegare ai suoi colleghi perché eravamo lì, ero io quello che insieme ai miei compagni gridava che non era giusto che in una fabbrica dove più di 1500 operai sono in cassa integrazione l’azienda comandasse i sabati di straordinario (per di più pagati in ordinario!), ero uno di quelli che cercava di spiegare anche a te che la soluzione poteva essere la redistribuzione equa del lavoro mediante il contratto di solidarietà.
Che bella parola, solidarietà!
Ricordi?
Io ricordo tutto!
Ricordo che nella migliore delle ipotesi alle mie istanze la tua risposta era ” non voglio nemmeno sentire non sono problemi miei, sono qui a fare il mio lavoro”, ricordi?
Ricordi quando io è miei compagni ci fermavamo vicino ai nostri colleghi per cercare di spiegare perché eravamo lì e tu li avvicinavi ordinandogli di entrare a lavoro, ricordo quando prendesti uno di noi è lo identificasti perché ti chiedeva il perchè del tuo comportamento.
Ricordo un compagno a terra e voi attorno in cerchio con la faccia di chi non sa nemmeno perché è lì quel giorno, quasi come se non vi importasse del dramma che si stava consumando.
Io ricordo tutto, e ricordo che il casco non lo toglieste nemmeno per un momento, ricordo che i manganelli erano ben saldi nelle vostre mani.
Oggi ho visto delle scene, e mi viene spontaneo chiedermi, perché? Perché oggi si è allora no? Cosa è cambiato? Forse eravamo stati noi a non sapervi convincere? E pure non ricordo né bombe carta e né molotov.
Qualcuno dice che è per il colore che porto in giro con tanto orgoglio, beh forse sarà così o forse no, non lo so, ma quello che so e che a breve ci rincontreremo, perché i nostri problemi sono sempre li è la nostra voglia di lottare é sempre viva.
Ebbene quando quel giorno arriverà, e fidatevi che non aspetteremo molto, vedremo se davvero qualcosa è cambiato oppure come dicono i maligni oggi pomeriggio la differenza l’ha fatta il colore di una bandiera.
Ciro D’Alessio operaio Fiat
delegato FIOM
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Renato Liucci
Grande compagno Ciro