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Bologna. Street parade per la cancellazione della Legge Fini-Giovanardi

Roma, Sabato 8 febbraio, ore 14

Qualcuno se n’è accorto???
Giovedi 22 gennaio è deceduto,  all’interno del carcere Dozza di Bologna un ragazzo di appena 37 anni di provenienza nigeriana, detenuto non in via definitiva per art. 73 della  legge Fini Giovanardi che recita cosi:

Chiunque … coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alla tabella I prevista dall’articolo 14, è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000..

È’ legittimo chiedersi dopo aver letto l’art. 73 ma cosa stava facendo di illegale questo ragazzo, offriva uno spinello ad un amico? trafficava kg di cocaina?  Si perché basta una lettura veloce per rendersi conto che questa legge non differenzia il consumatore dal narcotrafficante ne i tipi di sostanze. Probabilmente era semplicemente un giovane, come tanti in Italia, ricattabile dalla sua condizione di clandestinità data da un’altra legge altrettanto criminogena, la Bossi Fini sull’immigrazione, e per questo facilmente reclutabile dai potenti del narcotraffico come pura manovalanza e carne da macello.

BASTA! Non siamo più disposti a lasciare morire persone nelle carceri!

Le due leggi sulle droghe e sull’immigrazione  hanno provocato una serie di procedimenti che hanno fatto diventare la condizione carceraria Italiana un’emergenza, un caso nazionale, una vergogna per tutta l’ Europa, un posto dove sono rinchiuse le povertà e le marginalità.

La legge Fini-Giovanardi, entrata in vigore otto anni fa, ha prodotto decine di migliaia di arresti, millenni di galera per la somma delle condanne, crescita dei profitti delle narcomafie e soprattutto tante, troppe vittime perseguitate e morti che reclamano verità e giustizia.

L’11 febbraio 2014 la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla palese incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi.

Saremo a Roma l’8 Febbraio insieme a soggetti, attivisti, pazienti, strutture, organizzazioni, singoli  per cancellare per sempre questa legge infame e assassina. Vogliamo costruire un percorso dal basso e condiviso che focalizzi l’attenzione sui danni causati dalla Fini/Giovanardi perché abbiamo tutti/e ben chiaro che la possibilità che la Corte Costituzionale cancelli la Fini/Giovanardi è un’occasione irripetibile, che aprirebbe scenari completamente nuovi.

Sono centinaia le realtà che stanno aderendo in questi giorni alla manifestazione e proprio in merito alle adesioni chiediamo a coloro che sono parte della giunta del Comune di Bologna con responsabilità sul governo della città, che hanno aderito, che senso  ha aderire all’appello nazionale di questa manifestazione, quando loro stessi nel loro ruolo istituzionale, niente hanno fatto e niente stanno facendo sul nostro territorio per contrastare tale legge? Sono consapevoli che portando avanti le politiche di tagli ai servizi a bassa soglia, hanno aggravato le condizioni di quei consumatori problematici già vessati e clandestinizzati dalla legge? Cosa intendono fare oltre che apporre una firma?

Invitiamo la città  a parlare di tutto questo nell’ ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà

MERCOLEDI 29 GENNAIO 2014 dalle H 19 – VAG61 – Via Paolo Fabbri 110
PROGRAMMA DELLA SERATA
– Dalle 19 aperitivo, cena benefit e proiezione di estratti del documentario
– Alle 20,30 presentazione di  “EFFETTI COLLATERALI”  – Inchiesta sulla Fini-Giovanardi” il nuovo documentario in coproduzione popolare di Smk Videofactory.
a seguire ASSEMBLEA CITTADINA.

GIUSTO O SBAGLIATO NON PUO’ ESSERE REATO!

Lab57 – Laboratorio Antiproibizionista Bologna

Spazio Pubblico Autogestito Xm24
Lazzaretto Autogestito
Tpo – Teatro Polivalente Occupato
Labas occupato
Studenti medi Autorganizzati
Vag61
Asia Usb
Ross@ – Bologna

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