Il giorno dopo il nubifragio del 31 gennaio alcuni richiedenti asilo raccontano la condizione di abbandono e isolamento in cui 800 persone sono state lasciate dalla società che gestisce il Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo situato nell’ex area industriale di Castelnuovo di Porto, a 7 chilometri dal centro abitato di Capena.
Da due giorni senza acqua, luce e cibo, stipati nel primo piano della struttura dopo l’allagamento del piano terra, i richiedenti asilo denunciano il business dell’accoglienza e le minacce nei confronti di chi protesta.
Abbiamo raccolto queste testimonianze fuori dal Cara, presidiato all’esterno dai blindati della polizia e all’interno dai militari, che impediscono a chiunque di avvicinarsi.
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