Oggi la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 del Lazio ha approvato a maggioranza la tariffa 2012-2013 proposta dalla Segreteria Tecnico Operativa. Si pone così un deciso stop al tentativo di ACEA di imporre aumenti salati alle bollette dei cittadini della Provincia di Roma.
I Sindaci hanno duramente denunciato l’ennesima assenza dei rappresentanti di ACEA ATO 2 in quello che è l’ambito decisionale sovrano per la gestione del servizio idrico, evidenziando come l’azienda dimostri, ancora una volta, di volersi sottrarre al confronto su temi scottanti quali gli investimenti e la realizzazione delle opere programmate. A riguardo è stato richiesto l’avvio dei lavori del tavolo congiunto tra Enti Locali, gestore e ATO per verificare l’attuazione del piano degli investimenti. A tale tavolo è stato richiesto che vengano coinvolti anche i comitati per l’acqua attivi sul territorio.
E’ stato ribadito come il metodo tariffario proposto dall’AEEG sia sub iudice da parte del TAR Lombardia poiché viola palesemente gli esiti referendari reintroducendo di fatto i profitti garantiti per il gestore abrogati dalla volontà popolare e che quindi sarebbe opportuno attendere la sentenza onde evitare di approvare atti illegittimi.
Su tutto ciò ha pesato come un macigno il ricatto messo in campo da ACEA ATO 2 che, pur non presentandosi alla Conferenza, ha avanzato all’Authority una proposta di tariffa che prevedeva aumenti insostenibili soprattutto in un momento di forte crisi economica.
I Sindaci, alla fine di un dibattito articolato, hanno approvato la tariffa 2012-2013 ma, con l’emendamento proposto dal Comune di Roma che ha trovato il consenso di numerosi comuni tra cui Fiano, Lariano, Cerveteri, approvando il Piano Economico Tariffario ai soli fini della tariffa degli ultimi due anni, e inviando ad ACEA ATO 2 un messaggio chiaro sul fatto che non si accettano ricatti e devono essere verificati gli investimenti effettivamente realizzati.
Come Coordinamento Romano Acqua Pubblica sottolineiamo che quanto avvenuto oggi è significativo, ossia gli Enti Locali hanno inteso ribadire il loro legittimo ruolo decisionale nella gestione del bene acqua. Ora deve necessariamente prendere avvio una nuova fase in cui si faccia definitivamente luce sulle inadempienze e inefficienze di ACEA ATO2, a partire dai mancati investimenti. Infatti, è evidente che la tariffa prevede comunque degli aumenti che, seppur minimi, sarebbe stato opportuno non addebitare ancora una volta sulle spalle dei cittadini.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
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