L’Unione Sindacale di Base esprime piena solidarietà e sostegno ai lavoratori, agli studenti e ai delegati sindacali che lo scorso 7 maggio hanno protestato a Bologna contro il jobs act nel corso un dibattito elettorale organizzato dal Pd, fra cui i dirigenti dell’USB Massimo Betti e Luigi Marinelli.
Un’iniziativa non violenta, di dissenso verso i contenuti del jobs act, avvenuta in concomitanza con le proteste in corso nel Paese contro lo stravolgimento dei diritti del lavoro, come quella attuata lo stesso giorno dall’USB sotto al Senato.
In una normale dialettica democratica, tale dissenso non dovrebbe scatenare la repressione che invece si sta abbattendo contro chi ha osato protestare, una caccia alle streghe che a Bologna vede in prima fila il sindaco, insieme a Cgil Cisl Uil, i massimi esponenti del PD e i media compiacenti.
La Confederazione USB condanna questa svolta autoritaria, in atto a Bologna e nel Paese, che non riuscirà a mettere il bavaglio alle lotte sociali e alle giuste rivendicazioni di chi si oppone allo scempio del lavoro e della democrazia.
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