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Ross@ Bologna. Solidarietà a Taksim!

Ieri Bologna sembrava  essere la cartina di tornasole del nuovo assetto politico che le recenti elezioni ci hanno consegnato.

Da un lato decine di poliziotti in assetto antisommossa e dall’altro l’opposizione sociale di questa città, unita, che difendeva uno spazio occupato. Da una parte il potere, dall’altra un blocco sociale e conflittuale che sembra lievitare, a Bologna così come in tutto il paese.
Una immagine plastica che indica nel PD il massimo responsabile di questa stretta repressiva, accompagnato nella gestione del conflitto sociale dagli organi di polizia e della magistratura. Ma noi non ci piangiamo addosso.
La presenza di moltissime/i compagne/i, davanti allo studentato dimostra semplicemente che la repressione può risolvere nel breve periodo qualche danno di immagine, ma alla lunga spiana la strada alla sconfitta.
Il bisogno di un tetto, di spazi di socialità, di lavoro, la necessità di un futuro e di una vita dignitosa, avranno e hanno la forza di sconfiggere mille blindati.
Noi siamo il mondo reale. Il PD e i poteri forti che lo sostengono e che oramai sono una parte consistente di quel partito, rappresentano la lontananza del sistema politico dal mondo reale. Sappiamo che oggi questo
sistema politico, cioè il Pd, avrà meno scrupoli a tollerare azioni che contrastano con il proprio punto di vista, con le proprie scelte e a maggior ragione in chiave repressiva.
Questa la situazione ma indietro non si torna e con maggiore determinazione che vogliamo impegnarci insieme nella costruzione di quello che stiamo definendo come “controsemestre popolare” a partire dalle manifestazione nazionali del 28 giugno a Roma e dell’11 luglio a Torino.
Solidarietà e complicità con Taksim

Ross@ Bologna

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