Dopo lo sgombero dello storico centro sociale genovese Buridda avvenuto ieri mattina, ieri pomeriggio quasi duecento giovani e attivisti solidali, si sono mossi in corteo per le strade di Genova. Sullo striscione che apriva la manifestazione lungo le strade dello shopping, c’è scritto: “Giù le mani dal centro sociale. Buridda libero”. Il corteo ha poi contestato molto duramente la sede del Pd in via delle Vigne. Infranta una porta a vetri un fumogeno rosso è stato accesso dentro i locali. Sul muro sono comparse scritte contro il sindaco Marco Doria accusato dai manifestanti di aver denunciato alle autorità di polizia l’occupazione dell’edificio che da anni ospitava il centro sociale. Esattamente un anno fa, a giugno del 2013, la celebrazione del primo anniversario dell’elezione del sindaco Doria al Teatro della Tosse, era stata salutata dalla dura contestazione dei centri sociali e dei movimenti che lottano contro gli sfratti. Una cinquantina di manifestanti avevano protestato contro il ventilato sgombero del Buridda. Il sindaco Doria fece “melina” ma un anno dopo c’è stato lo sgombero del centro sociale.
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