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Parioli: prostitute minorenni, pm chiede condanne per 40 anni

Gli inquirenti della procura di Roma hanno chiesto complessivamente condanne per oltre 40 anni di carcere nei confronti degli otto imputati nel processo sul giro di prostituzione, anche di minorenni, che si svolgeva in viale Parioli. I magistrati dell’accusa hanno sottolineato la “capacità criminale pericolosa” di Mirko Ieni, l’uomo accusato di essere stato il promotore di un giro di prostituzione che ha coinvolto anche due ragazze giovanissime.
Per lui il pm Cristiana Macchiusi e l’aggiunto Maria Monteleone hanno chiesto una condanna a 16 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a 50 mila euro di multa. Lui non avrebbe esitato “a dare droga ed a far prostituire donne con le quali aveva a che fare”. Tra l’altro il magistrato ha citato un’intercettazione telefonica nella quale Ieni, parlando delle due minorenni, dice: “ho due str.. che mi fanno guadagnare 600 euro al giorno”.
Per l’imprenditore Marco Galluzzo, accusato di aver ceduto cocaina in cambio di prestazioni sessuali, sono stati chiesti 4 anni. Per Francesco Ferraro, uno dei clienti, sono stati chiesti 8 mesi. Per Mario Michael De Quattro sono stati chiesti un anno e 4 mesi ed 800 euro di multa. A suo carico è stata contestato anche un tentativo di estorsione, per aver cercato di farsi consegnare 1.500 euro da una minore dietro la minaccia di diffondere un video che la ritraeva durante un rapporto.
Cinque anni sono stati chiesti per Riccardo Sbarra, commercialista nonchè cliente, che deve rispondere di avere avuto rapporti a pagamento con le due minori, ed è accusato anche della detenzione e della cessione di materiale pedopornografico.
Nel procedimento si sono costituite parte civile le due minorenni e la madre di una delle due ragazzine che con la sua denuncia diede l’avvio all’inchiesta. Sul banco degli imputati invece si trova appunto l’altra madre, accusata dalla Procura di aver sfruttato la prostituzione della figlia dalla quale si sarebbe anche fatta dare circa 100 euro al giorno.
Per quanto riguarda la posizione della donna, il pm ha chiesto la condanna per il reato di sfruttamento della prostituzione e l’assoluzione da quello di favoreggiamento. Per il caporalmaggiore dell’esercito Nunzio Pizzacalla, accusato di aver reclutato e indotto alla prostituzione una delle due minorenni, sono stati chiesti 6 anni e 18mila euro.

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