Menu

Lucernario occupato: lettera pubblica all’università de La Sapienza

All’attenzione del Rettore,

del Senato Accademico,

del Consiglio di Amministrazione

dell’Università degli studi La Sapienza

Il 23 Giugno 2014 alle ore sei, per Decreto Rettoriale, sono iniziate le operazioni di sgombero dell’ ‘ex Dopolavoro’ – Lucernario Autogestito. Operai e vigilantes sono entrati negli spazi del teatro portando via tavoli, sedie, computer e materiale didattico, sigillando poi le entrate. Tale operazione ha impedito l’accesso agli studenti che utilizzano quotidianamente lo spazio e ha negato lo svolgimento di laboratori e corsi universitari del Dipartimento di Musica e Spettacolo che ivi si tengono. Sono stati anche inspiegabilmente rimossi dal portico antistante i tavoli e le sedie – costruiti con materiali riciclati dagli studenti di Architettura – che lo rendevano a tutti gli effetti un’aula studio all’aperto. Ci preme far notare che lo sgombero non è stato in alcun modo, formalmente o informalmente, preavvisato. Le attività del Lucernario Autogestito sono riprese e sin dalle prime ore le sale studio si sono nuovamente riempite. La Forza Pubblica è in allerta e un loro intervento è previsto per le prossime ore.

Richiediamo:

  • un incontro urgente tra studenti e Rettore in ordine all’utilizzo dell’ “ex Dopolavoro” per trovare una soluzione condivisa da tutta la comunità universitaria evitando l’intervento della forza pubblica

  • che gli organi universitari, quali il Senato ed il Consiglio di Amministrazione, siano coinvolti nella discussione sulla gestione dell’ex Dopolavoro, come dovrebbe altresì avvenire ogni qual volta si verifichi un problema all’interno dell’ateneo

Il Lucernario dopo anni di disuso e abbandono è stato riaperto da un gruppo di studenti nell’autunno del 2013. Da allora è frequentato da centinaia di studenti che vi hanno trovato una soluzione alla carenza dei servizi offerti dall’università. In questi mesi, infatti, il Lucernario non ha mai chiuso le sue porte, sono state organizzate numerose iniziative culturali e ricreative. Studenti provenienti da diversi corsi di studi hanno avuto la possibilità di organizzare momenti di confronto.

E’ impossibile enumerare tutte le iniziative che si sono susseguite in questi mesi di quotidiana attività, segnaliamo per conoscenza le più importanti:

  • Presentazioni di numerosi libri tra cui: “Utopie letali” del prof. C. Formenti, “Dove sono i nostri” a cura del collettivo Clash city workers;

  • Iniziative culturali e dibattiti tra cui: seminario sul tema dell’immigrazione con R. De Angelis (professore della facoltà di Sociologia) e G. Bascherini (ricercatore della facoltà Giurisprudenza); “I crimini dimenticati del colonialismo italiano” organizzato dagli studenti della facoltà di Storia;

  • Mostra “B.H.A.P” sulle controculture e i movimenti Beat, Hippies, Autonomi, Punk

  • Hacklab: laboratorio informatico nato dalla collaborazioni tra studenti di Ingegneria, Fisica, Informatica e altre facoltà;

  • Laboratorio teatrale della Facoltà di Lettere a cura di A. Peghinelli: questo laboratorio era costretto a pagare un affitto mentre ha potuto usufruire gratuitamente di questo spazio, di comune accordo con gli studenti;

  • 2 Aule studio aperte fino a tarda ora e dotate di computer e altri materiali didattici, assiduamente frequentate da un largo numero di studenti (la carenza di biblioteche e di aule è uno dei problemi più urgenti dell’ateneo);

  • Iniziative artistiche che hanno dato spazio a fotografi, artisti visuali e musicisti emergenti.

Gli eventi hanno visto un’altissima partecipazione dimostrando che vi è realmente l’esigenza, sentita dagli studenti, di avere uno spazio in cui essere partecipi della gestione e della programmazione e di determinare una parte della vita universitaria.

Un’esperienza di questo genere non vogliamo si concluda senza interlocuzione e con il coinvolgimento delle forze dell’ordine. Sono ancora vivide le immagini del 12 dicembre 2013 in cui la celere, entrata all’interno della città universitaria, ha violentemente caricato gli studenti. Un’immagine che non si confà al ruolo che l’università dovrebbe avere nella società, quale luogo di condivisione e confronto.

Tuttavia il Decreto Rettoriale n.1044 si pone in continuità con l’assenza di ricerca di dialogo con gli studenti, proprio perchè autorizza direttamente lo sgombero, chiedendo l’intervento della forza pubblica, senza essere preceduto da nessuna richiesta di confronto o trattativa.

Crediamo che i problemi che si verificano all’interno della città universitaria debbano risolversi con la partecipazione ed il coinvolgimento di tutto il mondo accademico, studenti compresi. Per questo chiediamo che sia fissato un incontro con il Rettore Luigi Frati, e che siano allo stesso modo coinvolti nella discussione gli organi dell’università.

Vi ringraziamo per l’attenzione.

Studenti e studentesse del Lucernario Autogestito
Sapienza Clandestina
Insomnia Lab

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *