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Reggio Emilia. Lo sfrattano e si suicida davanti all’ufficiale giudiziario

Gravissimo è l’episodio accaduto ieri a Reggio Emilia dove un disoccupato di 63enne, si è ucciso durante l’esecuzione dello sfratto, lanciandosi dal quarto piano della palazzina, in via Fratelli Rosselli a Reggio Emilia, dove viveva da solo. I primi “Irresponsabili” sono chi applica i provvedimenti sostenuti dal Governo Renzi con il Piano-Casa del Ministro Lupi che non affronta questa problematica anzi la acuisce con l’articolo 5 e che attacca ferocemente chi ha trovato una soluzione abitativa occupando una casa: questo rappresenta una vera e propria guerra verso i ceti meno abbienti che, complice anche la situazione di crisi in cui versa il paese, non possono permettersi affitti da capogiro oppure pagare mutui insostenibili per la propria casa. Ogni giorno assistiamo a casi di famiglie cacciate dai propri alloggi con l’uso della forza pubblica a causa degli sfratti e degli sgomberi, ieri c’è scappato il morto. Tutto questo senza che governo e istituzioni locali, anche esse complici, non vogliono dare soluzioni alternative alla cacciata per strada anche di famiglie con minori a carico, per difendere palazzinari ed costruttori senza scrupoli e senza anima . Per l’ennesima volta proviamo vergogna ad essere rappresentati da questi inetti governanti che al posto di soluzioni creano ulteriore disperazione mandando famiglie per strada. Siamo vicini al dolore dei cari che sono stati colpiti dalla tragedia. Non può essere questa la soluzione non molleremo mai il ripristino del diritto alla casa in un paese oggi ferito da politicanti senza scrupolo. ASIA/USB BOLOGNA

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