E’ morto oggi pomeriggio a Napoli, dopo una lunga lotta contro la malattia, un compagno che ha fatto la storia: Gaetano Marati. E’ stato tra i fondatori delle RdB e poi nell’Usb della Campania (nella foto mentre interviene ad uno dei primi congressi delle Rappresentanze di Base in Campania). E’ stato a lungo delegato e dirigente nel settore della sanità pubblica alla quale ha dedicato moltissime delle sue energie, soprattutto all’Ospedale San Paolo di Napoli.
Ma Gaetano lo avevamo incontrato sulle nostre strade ancora prima, nelle occupazioni di case al Frullone, popolare quartiere napoletano, subito dopo il devastante terremoto del 1980 in Irpinia. Gaetano che guidava una delle occupazioni di case più importanti, fu ferito a colpi di arma da fuoco dalla camorra che intendeva impedire l’organizzazione proletaria dentro le contraddizioni sociali a Napoli acutizzate dal terremoto. Quei colpi di pistola lo lasciarono invalido per sempre, un ostacolo che non gli ha mai impedito una militanza testarda nel sindacato di classe e nelle lotte sociali. Implacabile contro i compagni fumatori, fino a mettere in discussione la sua presenza alle riunioni, ha sempre ritenuto che la salute fosse effettivamente un bene comune e di tutti e quindi non commerciabile con logiche speculative e aziendaliste.I funerali si terranno mercoledi alle 16.30 alla Chiesa del Buon Pastore a Fuorigrotta.
Ciao Gaetano, che la terra ti sia lieve. Che i pugni chiusi dei compagni si levino a salutarti.
La redazione di Contropiano
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