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Pisa. Il degrado della sanità locale specchio di quello nazionale

La stampa locale, riportando dichiarazioni di sindacati medici e infermieristici, evidenzia per l’ennesima volta una situazione estremamente pesante all’interno degli ospedali pisani: 65 i medici mancanti, cento gli infermieri e ben 500 gli operatori socio sanitari, carenza di organico che rende impossibile per gli operatori ospedalieri fornire servizi adeguati nel post operatorio, in generale in tutti i settori dell’assistenza e della cura.

Tutto questo alla faccia delle dichiarazioni dei dirigenti dell’AOUP, della ASL e della SdS, che tentano di nascondere questa realtà distraendo l’opinione pubblica con informazioni su “eccellenze” chirurgiche, nuove infrastrutture e altre innovazioni che niente possono di fronte allo scempio dell’intero Sistema Sanitario nazionale e regionale, scientemente pianificato da Governi e Regioni, per rispettare i parametri economici imposti dall’Unione Europea 
Il Servizio Sanitario Nazionale sta pagando un prezzo altissimo sull’altare delle politiche
imposte dalla UE attraverso il governo Renzi
Per finanziare e sostenere le grandi banche e le multinazionali, L’Unione Europea – nel nostro paese attraverso il governo Renzi – impone ai lavoratori sacrifici sempre maggiori, privazione di garanzie e diritti fondamentali come la salute.
A causa di queste politiche, oltre 10 milioni di cittadini restano fuori dal sistema sanitario semplicemente perché non sono in grado di comprarsi “le cure”, la prevenzione e la riabilitazione sono ormai quasi completamente nelle mani delle assicurazioni e degli imprenditori, mentre la qualità dei servizi cala inesorabilmente con l’ingresso dei privati, che hanno come unico interesse il profitto. Il tutto in un sistema dove quel poco di “pubblico” rimasto è sempre più minacciato dalla corruzione e dal malaffare, frutto del sistema degli appalti e delle esternalizzazioni, vera causa di sprechi e disservizi.
Il personale del SSN è sottopagato, deprofessionalizzato e sfruttato
La spesa per il personale è stata e resta per il Governo la prima voce di risparmio, tanto che oggi nei bilanci delle ASL è stata superata da quella per acquisto di servizi esterni da privati. 60.000 Infermieri mancano all’appello per garantire livelli di assistenza adeguati. I lavoratori e le lavoratrici della sanità, nonostante carichi di lavoro massacranti che mettono costantemente a rischio la propria e altrui sicurezza, continuano ad essere senza contratto mentre oltre 85.000 precari attendono da anni una stabilizzazione.
Per tutto questo esiste una cura, che non è l’austerità imposta dall’Unione Europea e fatta propria attivamente dal Governo Renzi ma il rilancio di un sistema sanitario pubblico che rimetta al centro i bisogni dei cittadini e restituisca dignità ai lavoratori.
L’Unione Sindacale di Base, aderente al Coordinamento Toscano per la Difesa della Salute, invita lavoratori e utenti a partecipare:
ALL’ASSEMBLEA REGIONALE IN DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA.DELL’11 OTTOBRE A FIRENZE
(ore 10, presso il Dopolavoro Ferrovieri di Firenze – Via Alamanni),
ALLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DEL PROSSIMO 24 OTTOBRE
CON MANIFESTAZIONI NEI CAPOLUOGHI DI REGIONE
CONTRO IL GOVERNO RENZI, IL JOB ACT E L’ATTACCO ALLA SANITA’ PUBBLICA

USB Federazione Pisa

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