Il Consiglio dei Ministri ha varato una delle stangate più pesanti mai conosciute nel nostro paese che avrà una coda ancora più velenosa entro il 13 Agosto. Una operazione dal nome rassicurante “spending review” ma che invece punta a destrutturare dalle fondamento il settore dei servizi pubblici. Lo Stato in pratica ha avviato il processo di sganciamento dale sue responsabilità nei confronti della società. “Non siete Stato voi”, così prendendo a prestito le parole di Caparezza, la Usb denuncia quanto sta accadendo ed ha convocato una prima giornata di mobilitazione per oggi. “Questo è il primo atto della Spending Review, che complessivamente taglia per 6 miliardi la spesa pubblica, cioè servizi e posti di lavoro – afferma Antonio Bufalino della Usb- ed ancora non basta perché in autunno è previsto un’ulteriore Decreto di revisione della spesa pubblica”. Monti non ha inventato nulla e non serviva certo un governo di esperti tecnici, coadiuvati da una fila di consulenti bocconiani, per attuare i pesanti tagli lineari, già previsti da Tremonti, alla spesa dello Stato, che questa volta hanno come target privilegiato i dipendenti pubblici.
E’ lo stesso gioco al massacro che ha permesso di spacciare il taglio delle pensioni e l’allungamento della vita lavorativa come il mezzo per costruire un futuro ai giovani, l’attacco all’art.18 e al lavoro stabile come strumento per diminuire al precarietà e aumentare l’occupazione.”La USB del pubblico impiego continuerà la battaglia contro tutti i provvedimenti di attacco al lavoro pubblico e per questo motivo ha indetto per il 6 luglio una giornata di mobilitazione nazionale contro il Decreto Spending Review” annuncia Antonio Bufalino. A Roma l’appuntamento questa volta è alle 21.00 della sera di venerdi davanti a Palazzo Vidoni (Ministero Funzione Pubblica) dadove partirà una fiaccolata con destinazione Montecitorio.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa