Ieri all’ora di pranzo, centinaia di persone, tra studenti, facchini e occupanti, hanno occupato una palazzina in Via Cesalpino 12. Uno stabile vuoto e abbandonato confiscato all’ ndrangheta di proprietà del comune di Roma e rimasto inutilizzato per anni e che con quest’occupazione sarebbe stato destinato a miglior uso, per creare un laboratorio sociale di aggregazione e confronto tra coloro che compongono il “Mondo di Sotto”. Lo stabile, già occupato il 7 aprile dell’anno scorso è stato sgomberato violentemente dopo poche ore. Le operazioni di sgombero sono state precedute da efferate violenze da parte delle forze dell’ordine che hanno deciso di caricare e colpire a percosse e manganellate tutti quelli che erano seduti di fronte all’edificio per difenderlo e presidiarlo. Ci sono stati diversi feriti tra i manifestanti e quattro persone sono tutt’ora in stato di fermo e arresto e verranno processate oggi in direttissima. I compagni e le compagne che erano dentro la palazzina di via Cesalpino sono state portate fuori dopo essere state identificate e in parte sono poi state trasferite in Questura. Questa mattina è stato convocato un appuntamento alle 10 a piazzale Clodio davanti al tribunale in solidarietà con i cinque compagni arrestati ieri.
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