Non c’è solo il centro-sud a rifiutare il fascioleghismo. Allarga il cuore sentire che anche la provincia di Milano ha deciso di non riconoscersi nello showman Matteo Salvini, uno che si porta dietro le telecamere mainstream anche quando va a fare i bagni di mare (ci piacerebbe sapere perché le televisioni hanno deciso di seguirlo ovunque, in questo Truman Show de noantri).
“Fuori i fascisti da Segrate”. “Lega merda”. Uova e vernice, nei colori verde e arancione, sono stati lanciati contro Salvini, accolto da cori e urla di un folto gruppo di manifestanti locali.
Salvini era come al solito accompagnato da una “scorta” esagerata, nemmeno fosse qualcuno di davvero importante. E’ bastato che scendesse dall’auto per far scattare la contestazione, che a quanto pare è la prima così dura in territorio lombardo.
Il centinaio di militanti leghisti presenti ha provato a sostenere il “caro leader” gridando “Matteo, Matteo”. Elegante e di alto profilo culturale, come al solito, il commento del target Salvini: “Questa è la rivoluzione di quattro disadattati?”. Che ha subito cominciato a cercare nuove fonti di entrata per la disastrata Lega: “Adesso però inizieranno a pagare i danni”.
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