Il progetto “Punti Verde Qualità” nasce da un accordo che dal 1995 fà parlare di sè per la scandalosa gestione dei fondi e degli spazi pubblici portata avanti in maniera bipartisan dalle varie amministrazioni Rutelli, Veltroni, Alemanno ed ora Marino. I punti verdi, come afferma la delibera 169/95, sono concessioni comunali gratuite di aree verdi ad imprese private della durata di 33 anni, per la progettazione e realizzazione di attività commerciali in cambio della manutenzione e “rivalorizzazione” dei siti. In 19 anni il Campidoglio ha firmato più di 350 milioni di euro di fideiussioni (garanzie) alle
banche che hanno finanziato i progetti delle ditte, di cui più di 250 sono stati richiesti all’amministrazione per insolvenza dei privati. La situazione ad oggi è una fotografia che dice tutto: su 67 concessioni solo 17 sono “completate”, 9 in via di realizzazione, 16 in fase di progettazione e 20 bloccate in attesa di ricollocazione. Di queste 19 sono sotto inchiesta, con tanto di arresti degli architetti comunali Stefano Volpe e Maria Parisi e gli imprenditori Massimo Dolce e Marco Bernardini.
E’ inaccettabile che il Comune garantisca credito illimitato a soggetti che poi scaricano sulla comunità i costi dei loro profitti e, assumendo una veste di “proprietari” delle aree che gestiscono come Parco Feronia e molte altre nel nostro municipio (Parco Kolbe, San Basilio, Torraccia e Tiburtino Sud), credono di poter fare il loro comodo speculando sui
soldi pubblici.
Domenica 7 giugno:
dalle 17 incontro-dibattito con i comitati locali contro i Punti Verde Qualità
dalle 19 apericena
Nodo Territoriale Tiburtina
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