“I bambini residenti in prossimità del polo industriale di Sarroch presentano incrementi significativi di danni e alterazioni del Dna rispetto agli standard di riferimento”. A sostenerlo sono alcuni esperti del Gruppo di Intervento Giuridico e Amici della Terra citando i risultati di una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista internazionale di epidemiologia dell’Università di Oxford “Mutagenesis”. Una ricerca realizzata da otto ricercatori di fama internazionale (Marco Peluso, Armelle Munnia, Marcello Ceppi, Roger W. Giese, Dolores Catelan, Franca Rusconi, Roger W.L. Godschalk e Annibale Biggeri) i cui risultati sono inquietanti.
Lo studio – effettuato su un campione i 75 bambini delle scuole elementari e medie di Sarroch (CA) – dimostra che i campioni “presentano incrementi significativi di danni e di alterazioni del Dna rispetto al campione di confronto estratto dalle aree di campagna”.
Scrivono i ricercatori: «La zona industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari, ospita la più grande centrale elettrica del mondo e la seconda più grande raffineria di petrolio e parco petrolchimico d’Europa. Il sito industriale produce una complessa miscela d’inquinanti atmosferici che comprendono benzene, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici».
I risultati – si legge in una nota degli ecologisti – sono altamente preoccupanti e “in linea con quelli ottenuti da altri studi simili come quelli compiuti alla centrale termica di Taichung in Taiwan e a Pancevo, dove si trova il più grande polo petrolchimico della Serbia”, due fra i siti più conosciuti dagli epidemiologi di tutto il mondo quali luoghi a rischio di neoplasie e altre malattie provocate dall’inquinamento atmosferico. Un’ulteriore, pesantissima, conferma – secondo il Gruppo di Intervento Giuridico – di quanto temuto e sostanziato nella richiesta d’informazioni a carattere ambientale e adozione di provvedimenti inoltrata lo scorso 23 febbraio dalle associazioni ecologiste relativamente all’alta incidenza dei linfomi per il periodo 1974-1993 nella popolazione maschile di Assemini, Pula e Sarroch riscontrata da Pierluigi Cocco del Dipartimento di sanità pubblica, Sezione di Medicina del Lavoro, dell’Università di Cagliari.
“C’è quindi la conoscenza, manca però l’azione: purtroppo, non si vede ancora alcun concreto provvedimento adottato per affrontare la pesante situazione di inquinamento ambientale” commenta il Gruppo di Intervento Giuridico in una nota, informando che la Procura della Repubblica di Cagliari sta ampliando la documentazione acquisita nell’ambito di un procedimento penale per inquinamento ambientale e danni alla salute pubblica aperto ormai da tre anni sul polo industriale di Sarroch e sul poligono militare di Teulada.
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