Ogni anno infatti milioni di dividendi (64 nel 2012) finiscono nelle tasche di azionisti e dirigenti della Società, mentre il servizio peggiora a vista d’occhio e il diritto all’acqua non viene garantito.
Per questo stamattina sono state consegnate due lettere di licenziamento, firmate da decine di utenti e indirizzate all’Ad Paolo Gallo e al Presidente Cremonesi.
Il provvedimento è stato basato su una serie di “giuste cause”, che vanno dalla dubbia legittimità di molti aspetti della gestione, passando per la fornitura di acqua all’arsenico in diversi comuni e per i distacchi selvaggi effettuati anche per poche decine di euro di morosità.
Il tutto a fronte di un indebitamento dell’azienda sempre maggiore, con risorse destinate ad appalti fumosi ad aziende di cui non è dato conoscere il nome, forse per non far emergere la loro comune connessione con i soliti gruppi dell’imprenditoria romana.
Non vorremmo infatti che, come nelle recenti vicende legate alla gestione dei rifiuti, le ragioni dei comitati rimangano inascoltate per poi riemergere nei documenti giudiziari.
A queste “note” criticità si è aggiunto il vergognoso accordo tra Acea e Mekorot, azienda israeliana che si è resa responsabile di gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani, sottraendo illegalmente acqua dalle falde acquifere in territorio palestinese.
Quella di stamattina è stata dunque una tappa di una lotta che continua da tempo e che non ha intenzione di fermarsi, ribadiremo quindi le nostre richieste anche al Comune di Roma, principale azionista Acea e responsabile dei servizi pubblici nei confronti dei cittadini:
- l’immediata sospensione della pratica dei distacchi per morosità incolpevole e l’apertura di un tavolo specifico su questo tema che coinvolga Comune di Roma, Prefetto, AceaAto2 Spa e movimenti.
- l’eliminazione della quota di profitto dalla bolletta
- la rescissione dell’accordo con la Mekorot (firma l’appello)
- la pubblicazione di tutte le informazioni riguardanti le aziende appaltanti dei servizi affidati ad Acea
L’iniziativa di oggi si è svolta nell’ambìto di un presidio permanente presso la Presidenza della Regione Lazio per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua e dei beni comuni nei nostri territori, che vedrà oggi pomeriggio un incontro ufficiale tra comitati e Assessore Refrigeri, e domani pomeriggio un’assemblea pubblica sulle vertenze che animano la nostra regione.
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