Sabato scorso allo snodo Perugia – Collestrada, c’è stato il presidio organizzato dal Coordinamento Umbro Contro Le Devastazioni Territoriali ha visto la partecipazione di duecento cittadine/i di tutte le età e di organizzazioni politiche e sociali, che hanno esposto striscioni e cartelli, incentrati su idee semplici, ma fondamentali: – chi devasta i territori devasta le nostre vite. – “terrorista” è chi specula e devasta i territori, non chi li difende e resiste! – no alla trasformazione della E45 in autostrada. – no alla realizzazione del gasdotto Trans-adriatico/appenninico (Tap).
Quest’ultimo folle progetto non solo sfregerebbe per sempre la bellezza dell’Umbria “Cuore verde d’Italia”, ma verrebbe costruito proprio nelle zone di più elevata e riconosciuta sismicità.
Un dato particolarmente significativo è senza ombra di dubbio il seguente: oltre mille automobilisti hanno rallentato, per prendere i volantini, mostrando di condividerne il contenuto e solidarizzando con coloro che stavano al presidio. Come è facilmente intuibile, il dissenso nei confronti del gasdotto e della ipotizzata autostrada è massimo; pertanto, gli amministratori comunali e regionali farebbero bene a tener conto di questo elemento.
Come logica conclusione di questo comunicato, riportiamo la parte iniziale del volantino, che bene sintetizza le ragioni di questa lotta:
“In tutta Italia, la logica del Neoliberismo impone di realizzare grandi opere che, dietro alla vuota promessa di crescita ed occupazione, devastano comunità e territori per offrire al Dio Mercato beni comuni come la Terra, l’Aria, l’Acqua.
L’Umbria non fa eccezione.
Grazie alla complicità del potere politico locale, le popolazioni vedono i loro territori calpestati dalla continua cementificazione, dalla privatizzazione dei servizi pubblici, da inceneritori e da cementifici in cui si bruciano rifiuti, da progetti di centrali a bio-gas, da pale eoliche e sfruttamento geotermico; ora, a tutto questo, si aggiungono la realizzazione del gasdotto trans-adriatico (TAP) e la trasformazione dell’E45 in autostrada”.
Questa prima riuscita mobilitazione popolare ha costituito il contributo dell’Umbria alla Giornata Nazionale Contro Le Devastazioni Ambientali, che ha visto decine e decine di manifestazioni percorrere la Penisola dalla Val Di Susa alla Sicilia.
Coordinamento Umbro Contro Le Devastazioni Territoriali
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