A due ore dall’inizio della trattativa in Regione con il comune di Acerra le forze dell’ordine hanno iniziato lo sgombero ‘preventivo’ dei varchi di accesso all’inceneritore di Acerra, bloccati ormai da tre giorni dai picchetti degli attivisti dei comitati locali e degli abitanti della zona. All’alba c’erano solo una decina di persone dei comitati davanti all’impianto, ma poi sono arrivati altri 100 manifestanti, tra i quali una cinquantina studenti dei licei della zona.
Momenti di tensione quando, durante le operazioni di sgombero dei manifestanti da parte della poliza uno studente di Acerra si è cosparso di benzina e ha minacciato di darsi fuoco.
Diverse decine di “mamme coraggio”, come le ha ribattezzate la stampa locale, da lunedì manifestano davanti all’inceneritore in segno di protesta contro «le scelte calate dall’alto che scaturiscono da interessi economici. La vita delle persone ha la priorità su tutto: sentiamo forte il dovere di tutelare i nostri cari. Le morti che piangiamo non devono essere vane».
Lo sgombero del piazzale che sorge davanti al bruciatore di rifiuti ha consentito l’ingresso di sei camion carichi di immondizia destinati al forno dell’impianto, rimasto ormai quasi senza rifornimenti. A ogni modo subito dopo l’ingresso degli automezzi i manifestanti hanno di nuovo formato un blocco davanti al cancello e altri 30 camion sono dovuti tornare alla discarica di Coda di Volpe a Eboli, da dove erano partiti.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa