A Pigi Battista del Corriere della Sera verrà sicuramente un infarto. Stephane Hessel e Edgar Morin firmeranno infatti un nuovo libro a quattro mani, che verrà pubblicato dall’editore francese Fayard il prossimo 14 settembre. Intitolata «Le chemin de l’esperance, aux actes citoyens!» (Il cammino della speranza, mobilitiamoci!), l’opera di una sessantina di pagine racconterà l’impegno intellettuale dei due ex membri della Resistenza francese e indicherà soprattutto alcuni valori fondamentali per una ripresa della vita democratica a partire dalla formulazione di un nuovo status della cittadinanza.
L’ex diplomatico Stephane Hessel, 93 anni, uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, è l’autore del recente bestseller internazionale «Indignatevi!» (che ha fatto imbufalire l’opinionista del Corriere della Sera Pierluigi Battista), seguito da poco da «Impegnatevi!». Il messaggio di Hessel si è trasformato in senso comune e movimento di massa con le manifestazioni e le piazze occupate in Spagna dagli “Indignados”.
Edgar Morin, 90 anni, è uno dei maggiori filosofi e sociologi francesi viventi, autore di una vasta bibliografia, tra cui spiccano «Pensare l’Europa», «Pro e contro Marx» e «Introduzione al pensiero complesso». Hessel, che ha conosciuto uno straordinario successo di pubblico ormai novantenne, ha detto di essere un grande estimatore del filosofo Morin, suo amico e soprattutto suo «compagno di lotta».
In comune, i due autori, hanno anche l’essere stati colpiti in questi anni dagli anatemi delle lobby sioniste in Europa.
Hessel doveva essere il protagonista di un dibattito alla École Normale Supérieure di Parigi il 18 gennaio scorso, ma la direzione del prestigioso istituto ha cancellato l’appuntamento su richiesta del Crif (Consiglio rappresentativo delle associazioni ebraiche di Francia): il tema dell’incontro era la campagna «Bds» (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) contro Israele, alla quale Hessel ha aderito convintamente. “Mio padre era ebreo, sono scampato a Buchenwald, le accuse di antisemitismo non mi sfiorano” aveva replicato sereno Stéphane Hessel. Quest’estate il «Bureau National de Vigilance Contre l’Antisémitisme» ha denunciato Hessel per la sua partecipazione alle campagne di boicottaggio economico di Israele. Lo studioso Pierre-André Taguieff si è spinto a insultare Hessel durante una trasmissione radio. «Sono ebreo per parte di padre e ho combattuto i nazisti, non sono particolarmente sensibile all’accusa di antisemitismo – dice Hessel -. Rivendico il diritto di indignarmi per le azioni di uno Stato, che sia Israele o qualsiasi altro. Questo non significa essere antisionisti o antisemiti, è una sciocchezza. Due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, devono convivere. Lo spero con tutte le mie forze.
Analogo trattamento era stato riservato all’altro co-autore del nuovo libro, il filosofo Edgar Morin. Nel 2005 Edgar Morin e Le Monde sono stati condannati a una multa simbolica di un euro per diffamazione razziale: secondo la corte d´appello di Versailles, un articolo del sociologo sul conflitto israelo-palestinese, conteneva affermazioni antisemite. L´articolo, pubblicato tre anni prima, attaccava la politica del governo Sharon e Morin era stato trascinato in tribunale dalla potente lobby sionista francese.
Rispondendo ad una intervista, Edgar Morin aveva spiegato che“C’è anzitutto una cosa che i difensori incondizionati di Israele non comprendono, e cioè che si possa essere animati dalla compassione per un popolo che soffre. Quello che mi anima sono le sofferenze continue dei Palestinesi, umiliazioni, vessazioni, case distrutte, alberi sradicati. Evidentemente i miei articoli non sono articoli affettivi. Cerco di fare diagnosi. L’articolo “Israele-Palestina: il cancro” , per il quale sono stato incriminato, è stato concepito in questo spirito”.
Non si conosce ancora la prima tiratura del pamphlet scritto insieme da Hessel e Morin ma indiscrezioni parlano di almeno 500.000 copie per quello che sarà presentato come l’evento editoriale dell’autunno 2011 in Francia.
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