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Apartheid in Israele, polemiche in Sudafrica

Nel febbraio 2011, durante un tour in Sudafrica del gruppo internazionale di musicisti Faithless, la stazione radio SABC riporto’ un messaggio promozionale del leader del gruppo, David Randall, a sostegno del gruppo locale South African Artists Against Apartheid collective. Il messaggio diceva: “Sono David Randall dei Faithless. Vent’anni fa non avrei suonato nel Sudafrica dell’apartheid; oggi mi rifiuto di suonare in Israele. State dalla parte giusta della storia. Non collaborate con l’apartheid. Unitevi al boicottaggio internazionale di Israele. Io sostengo southafricanartistsagainstapartheid.com”
In una nota di protesta alla Advertising Standards Authority (ASA), l’autorita sudafricana di controllo sui media, il South African Jewish Board of Deputies (SAJBD) attaccava l’annuncio della stazione radio sostenendo che l’opinione espressa secondo cui Israele e’ uno Stato di apartheid era “non vera, non sostenuta da alcuna prova… e contenente una menzogna equivalente a falsa propaganda”. La SOJBD chiedeva alla SABC di presentare scuse formali per quella trasmissione radio.
Oggi l’ASA ha archiviato ogni denuncia presentata dalla SAJBD contro l’annuncio e si e’ addirittura pronunciata a favore della argomentazioni presentate dalla associazione sudafricana Artists Against Apartheid. L’ASA si e’ anche rifiutata di richiedere sanzioni in favore della SAJBD. Insomma, la stazione radio sudafricana non deve scusarsi, Israele puo’ essere chiamato uno Stato di apartheid.
http://www.bdsmovement.net/2011/sabc-does-not-have-to-apologise-7484#.TwR0Z5jN7ww
Una professoressa israeliana della Universita’ Ebraica di Gerusalemme sostiene che i libri di testo degli scolari ebrei descrivono i palestinesi soltanto come “terroristi, rifugiati e contadini primitivi.”
<http://www.epacbi.eu/articles/peled-elhanan-israeli-textbooks-major-reason-turning-students-racist-monsters-against-pales><http://www.epacbi.eu/articles/peled-elhanan-israeli-textbooks-major-reason-turning-students-racist-monsters-against-pales>
Nurit Peled-Elhanan, an Israeli academic, mother and political radical, summons up an image of rows of Jewish schoolchildren, bent over their books, learning about their neighbours, the Palestinians. But, she says, they are never referred to as Palestinians unless the context is terrorism.
They are called Arabs. “The Arab with a camel, in an Ali Baba dress. They describe them as vile and deviant and criminal, people who don’t pay taxes, people who live off the state, people who don’t want to develop,” she says. “The only representation is as refugees, primitive farmers and terrorists. You never see a Palestinian child or doctor or teacher or engineer or modern farmer.”

* università di Bologna

da www.forumpalestina.org

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