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Tom Morello. Musica e conflitto di classe

Tom Morello, già ultranoto chitarrista dei Rage Against The Machine e degli Audioslaves, ultimamente ha formato una band con il rapper afroamericano Bootsy Collins.Il gruppo si chiama Street Sweeper Social Club. I due sono notoriamente oltre che musicisti degli autentici militanti (si definiscono comunisti) e stanno partecipando al movimento Occupy. Morello suona in tutte le piazze dal Wisconsin a Zuccotti Park i suoi hit e le antiche canzoni di lotta dei tempi di Woody Guthrie. Bootsy è uno degli organizzatori di Occupy Oakland.

Controlacrisi.org segnala che sulla pagina facebook del gruppo trovate questa nota:

“Qui c’è un rapporto di Pew Research che mostra, attraverso una “scientifica”, indagine casuale di oltre 2000 persone, che il movimento OWS ha notevolmente cambiato la coscienza di classe della popolazione statunitense. Di circa 20 punti percentuali dal 2009. Nel 2009 avevamo già avuto i salvataggi bancari e l’epidemia di pignoramenti. Così, sembra abbastanza chiaro che la differenza è stata prodotta dal movimento OWS.
Il 66% delle persone pensano che ci sia “forte” o “molto forte” il conflitto di classe negli Stati Uniti. Quindi, non solo vedono che c’è un divario di ricchezza, ma vedono che c’è un conflitto in corso.
Il 66% delle persone pensano anche che questo è il conflitto principale negli USA”
Poi a dire il vero prendono le distanze dai sondaggi a cui in generale non credono molto, “anche se potrebbero indicare qualcosa”.

ed eccovi l’interessante sondaggio che linkano:
UNA PERCENTUALE CRESCENTE DI AMERICANI VEDE IL CONFLITTO TRA RICCHI E POVERI

Il sondaggio che il Sweet Streeter Social Club segnala è interessante non solo perchè attribuisce non a un mero fattore oggettivo come la crisi economica la crescita della coscienza di classe (o comunque della percezione del conflitto di classe), ma all’intervento soggettivo dentro la crisi del movimento Occupy Wall Street.

Ovviamente la percezione del conflitto tra ricchi e poveri non implica necessariamente quella coscienza di classe di cui parlavano Kautsky, Lenin, Lukacs e i marxismi del novecento. Però neanche tanto si allontana secondo quanto sostengono Barbara e John Ehrenreich nell’articolo “La formazione del 99% e il crollo della classe media” quando evocano il grande storico del movimento operaio E.P.Thompson: “Una classe si crea quando alcuni uomini, per via di esperienze comuni (ereditate o condivise), sentono e articolano l’identità di interessi tra loro, e contro altri uomini i cui interessi sono differenti (e generalmente opposti) ai loro”.

Questo ritorno della lotta di classe nel dibattito pubblico (esemplificato con la formula del 99% contro l’1% dei super-ricchi) è davvero interessante perchè la crisi costituisce sempre un terreno fertile per le “guerre tra poveri”. Invece secondo il sondaggio il conflitto bianchi/neri retrocede e quelli tra vecchi e giovani e tra immigrati e nativi rimangono comunque su percentuali inferiori.

Già ci eravamo occupati su controlacrisi.org di sondaggi riguardanti una sorprendente epidemia di simpatia per la parola socialismo tra i giovani americani.

Non siamo in grado di valutare l’attendibilità di questi sondaggi, comunque il fatto che parole proibite come “classe” e “socialismo” ritornino nel dibattito pubblico americano giustifica l’entusiasmo che esprimono Tom Morello e Bootsy Collins che chiudono il loro post con queste parole: “This movement is winning. Now is the time. Join it and add your expertise”.

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1 Commento


  • Niccolo

    Questo articolo è pieno di imprecisioni. Vi invito caldamente a rivederlo.

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