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Addio Jon Lord, anima e tastiera dei Deep Purple

Lord soffriva da tempo anche di un tumore al pancreas.
Chiunque ha avuto modo di riconoscere sotto la trama hard  gli innumerevoli rifermenti a Bach e Beethoven può facilmente capire l’importanza di Lord nella “chimica” della band inglese e nella “costituzione politica” del rock a cavallo degli anni ’60-70′: la continuità nelle base concettuali dell musica classica e l’irruente rottura dell’ordine costituito. Il meglio del passato rivisitato con lo spirito rivoluzionario dei tempi nuovi. Come Jimi Hendrix, Frank Zappa, Pink Floyd e tant altri che ancora ci scuotono – vecchi o giovani che siamo – quando ne sentiamo le note.

Un solo pezzo per tutti: Smoke on the water (http://www.youtube.com/watch?v=arpZ3fCwDEw)

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