Ci hanno provato di nuovo ma nuovamente hanno fallito. Un gruppo di “vandali politici” (fascisti, pentiti della sinistra, ragazzotti, chi lo sa?) hanno cercato ancora una volta di staccare il cippo di cemento su cui poggia il busto di Lenin nella piazza del paese di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia ma non ci sono riusciti. E’ un segno? La band degli Offlaga Disco Paz, una eredità tra le migliori del filone CCCP/CSI, nel brano “Piccola Pietroburgo” canta proprio del busto di Lenin a Cavriago. Le cronache ci raccontano di mazzi di fiori che vengono depositati sotto al busto, di visite e pellegrinaggi politici. Ma Vladimir Ilic Ulianov “Lenin” non è una madonna pellegrina, piuttosto è stato e rimane la dimostrazione pratica che l’assalto al cielo si può dare e che il capitalismo si può abbattere. Lui ha contribuito a farlo, per questo non riusciranno ad abbattere la sua eredità, neanche accanendosi contro il suo busto nel centro di Cavriago.
Questa è la breve storia del busto di Lenin che riprendiamo dal blog “Piazza Lenin” : fu eseguito nel 1922 in Ucraina per essere posto davanti ad una fabbrica di treni. Durante l’occupazione tedesca della seconda guerra mondiale venne trafugato ed arrivò in Italia, dove cadde nelle mani dei partigiani. Riconsegnato all’ambasciata sovietica di Roma nel dopoguerra, il busto venne donato nel 1970, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Lenin, al comune di Cavriago, località nella quale gli operai si erano distinti nel 1919 per la volontà di prendere come esempio per l’Italia, la rivoluzione d’ottobre.
Quello di Cavriago però non è l’unico busto di Lenin in Italia, ce n’è un altro a Capri in omaggio ai suoi soggiorni nell’isola nella quale venne ritratto mentre assiste ad una partita di scacchi dello scrittore russo Gorkj.
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