La marcia dei 40.000, che nel 1980 segnò i destini della Fiat e dei suoi operai, della città di Torino e dell’Italia intera, si sarebbe potuta facilmente fermare, non fare neanche partire. E’ quello che sostiene Pietro Perotti nel suo documentario realizzato con il regista Pier Milanese.
E porta i documenti per quello che dice: i suoi super8, le sue foto, i suoi nastri registrati.
Per non parlare delle sculture prima di cartapesta e poi di gommapiuma che vediamo ancora oggi in tutte le manifestazioni più importanti di Fiom e CGIL: i suoi pupazzi sono diventati un simbolo stesso della lotta politica e sindacale in Italia da quei giorni della Fiat, quando la creatività era frutto di un impegno collettivo per comunicare con ironia e in maniera visibile.
Erano 70.000 gli operai nello stabilimento Fiat Mirafiori. La città intera pulsava al ritmo della fabbrica.
Tanti operai, come Pietro Perotti, che ci racconta la fabbrica attraverso quello che ha filmato solo lui, per tutti.
Tanti operai che potremo rivedere nelle loro lotte in un documento eccezionale che vuole diventare un documentario imperdibile, dal titolo “Senzachiederepermesso”.
“Senzachiederepermesso” ripercorre la storia e le lotte della Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985 raccontando la ricchezza delle forme di comunicazione espresse direttamente dagli operai, senza mediazioni: dalle dinamiche dei cortei interni con l’autocostruzione di fischietti, trombe e tamburi, ai mezzi di comunicazione visiva e scritta, come gli adesivi applicati alla catena di montaggio, i manifesti e i giornali murali, per arrivare alle nuove modalità comunicative, i pupazzi in cartapesta e gommapiuma che hanno fatto diventare i cortei “teatro di strada”.
Il documentario racconta il clima di grande partecipazione e condivisione che si respirava a Torino e in Italia in quegli anni, dove le conquiste operaie contaminavano e venivano contaminate da ampi strati della società.
Pietro Perotti, operaio alla Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, partecipa a tutte le lotte operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica. Con la sua cinepresa super8 riprende situazioni, cortei e picchetti a Mirafiori dal 1974 ad oggi. Grazie a questo materiale inedito il film dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa.
Per riuscire in questo obiettivo è stata lanciata una sottoscrizione e raccolta fondi via internet alla pagina https://www.produzionidalbasso.com/project/senzachiederepermesso/
e se invece preferisci non usare internet e Paypal, puoi inviare un bonifico all’Iban qua sotto, specificando nella causale:
SENZACHIEDEREPERMESSO, con il tuo nome e indirizzo mail
intestato a:
Cinefonie
Banco Desio
IT28V0344001000000000490500
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