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Buona la prima per “Cinema Sommerso”, 21 maggio assemblea pubblica a Roma 

Si è svolta mercoledì la serata conclusiva della prima edizione di “Cinema Sommerso”, rassegna indipendente di cortometraggi, animata dalla collaborazione tra il Circolo GAP e Atlantide Video per tutta la primavera nel quartiere San Lorenzo di Roma. 

Al Nuovo Cinema Aquila un centinaio tra registi, attori, maestranze, creativi e appassionati di cinema e di cortometraggi hanno partecipato alla serata finale della rassegna, confrontandosi con un “finale insolito” e un modo di intendere la competizione artistica, potremmo dire, ostinatamente contraria a quella propinata dall’industria audiovisiva e culturale.

Il percorso di Cinema Sommerso

Le decine di cortometraggi indipendenti che sono stati presentati e la straordinaria partecipazione alle quattro serate di proiezioni al Circolo GAP ci hanno confermato una realtà: Roma (e non solo) è piena di autori e autrici, tecniche, tecnici e creativi di un mondo del cinema ‘sommerso’ che meritano spazi veri, non di essere relegati ai margini da un sistema dell’audiovisivo che valorizza solo le grandi produzioni milionarie”, si legge nella nota diramata dagli organizzatori. 

Ringraziamo non solo tutti coloro che hanno lavorato ai cortometraggi, ma anche chi come spettatore partecipa attivamente sostenendo e vivendo quei luoghi collettivi che credono serva un nuovo modo di fare e vivere la cultura”, prosegue il testo.  

Nella piacevole serata, introdotta da un aperitivo a cura del sempre disponibile Cinema e intramezzata da riflessioni sullo stato dell’arte degli stessi autori su modi e possibilità di fare cultura sganciati dalla “legge del botteghino” (ossia del profitto), sono stati proiettati i corti risultati più votati nelle quattro serate di proiezioni organizzate al Circolo GAP. 

La critica all’industria audiovisiva e culturale

Ma, come dicono gli stessi organizzatori, “abbiamo l’ambizione di voler ribaltare l’iceberg di questo cinema sommerso e di scardinare la logica dell’‘uno su mille ce la fa’. Serve un nuovo modo di pensare e fare cinema, che ripensi e migliori le condizioni di chi lavora nel cinema e che permetta realmente di esprimerci come autrici e autori”.  

Un progetto tanto ambizioso quanto necessario, nella desertificazione culturale della nostra epoca causata da anni di definanziamento pubblico della cultura e monopolizzazione degli spazi da parte dei grandi marchi del business entertainment. Quello per intenderci che non guarda al massaggio, ma all’incasso.  

Obiettivo Red Carpet!

Abbiamo detto quindi che non sarà il solito finale, perché abbiamo una proposta”, continuano gli animatori del percorso. “Il 21 maggio al Circolo GAP (via dei Sabelli 23, Roma) invitiamo tutte e tutti a incontrarci per creare un momento di confronto collettivo fra autori e autrici che non si rassegnano all’attuale contesto del mercato dell’audiovisivo”. 

Il nostro obiettivo? Portare il nostro Cinema Sommerso sul Red Carpet!”. Sembra proprio che il meglio deve ancora arrivare… 

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