L’uccisione di Bin Laden, chiaramente segnata dal sospetto che i servizi segreti pakistani – o una loro componente importante – lo abbia “scaricato” dopo averlo protetto per decenni sembra aver sparigliato assetti consolidati.
Dopo il pesante attacco di qualche giorno fa contro l’esercito pakistano (87 morti e un centinaio di eriti), un’altra azione sembra figlia di questo rimescolamento.
Un uomo di nazionalità saudita è stato ucciso stamattina a Karachi. Si tratta di un diplomatico, e non un autista come riferito in un primo momento dai media locali. Secondo quanto riporta Geo News, la vittima si chiama Hassan Gabani e si trovava a bordo di un auto del consolato saudita quando è stato attaccato a colpi di arma da fuoco nel quartiere di Defence.
La vittima è stata raggiunta a circa un chilometro dalla sede diplomatica. Da quanto di è appreso da una fonte della polizia, è stato colpito da una raffica di proiettili sparati dagli attentatori che a bordo di due motociclette hanno avvicinato la sua auto in un incrocio. Gli uomini si sono poi velocemente dileguati. Il dipendente era solo e non ci sono altri feriti nella sparatoria. Gli investigatori ipotizzano un legame con le minacce dei talebani e gruppi estremisti lanciate dopo il blitz di Abbottabad del 2 maggio. Stanno anche accertando un eventuale legame con l’incidente di mercoledì scorso, quando alcuni sconosciuti, in motociclette, avevano lanciato degli ordigni esplosivi contro il consolato senza però provocare danni. L’assassinio coincide con la visita di John Kerry, presidente della Commissione per le Relazioni Estere del Senato Usa, arrivato ieri sera a Islamabad per discutere della crisi aperta dopo l’operazione segreta americana.
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