Menu

Londra. Dopo l’uccisione di un ragazzo e gli scontri la polizia è sotto accusa

Mentre si teme per una terza notte di disordini in tutta Londra, Scotland Yard finisce nuovamente sotto attacco, dopo essere stata investita dalle polemiche per lo scandalo delle intercettazioni illegali del gruppo Murdoch. La polizia della capitale, dopo gli episodi di guerriglia urbana delle notti scorse, è stata fortemente criticata per non essere riuscita a proteggere negozi e proprietà private dalla violenza dei teppisti.

Ma non solo: sotto esame è anche l’operazione in cui è rimasto ucciso Mark Duggan, il giovane freddato giovedì scorso dagli agenti che cercavano di arrestarlo. La pallottola rimasta conficcata nella radio di un’auto della polizia sarebbe infatti stata sparata non dalla vittima, ma da un agente. Secondo un esame iniziale, il proiettile era infatti ad espansione, di un tipo in dotazione alla polizia. Se così fosse, la versione iniziale di Scotland Yard secondo cui gli agenti avrebbero risposto al fuoco di Duggan verrebbe contraddetta e, di conseguenza, potrebbe aumentare il rischio di futuri disordini.

Per Scotland Yard questo non è proprio un momento facile. Meno di un mese fa il suo capo Sir Paul Stephenson si era dimesso in seguito allo scandalo delle intercettazioni del News of the World. Dopo la pubblicazione di svariate storie di agenti corrotti, la popolarità della forza di polizia più celebre al mondo è ai minimi storici e l’ultima cosa di cui ora avrebbe bisogno è un’inchiesta sull’uccisione di un sospetto spacciatore. Pare che gli agenti volessero compiere un arresto preventivo nei confronti di Duggan in vista del carnevale di Notting Hill a fine mese, un evento durante il quale circolano numerose sostanze stupefacenti. Secondo altre voci circolate nelle ultime ore, la miccia che ha fatto esplodere i disordini di sabato notte a Tottenham sarebbe stato il pestaggio da parte di alcuni agenti di una ragazzina di 16 anni. Alcuni sostengono che la giovane abbia tirato alcune pietre alla polizia, altri invece che si sia semplicemente avvicinata agli agenti per parlare con loro. Fatto sta che gli agenti avrebbero risposto prendendola a manganellate e per questo motivo la gente avrebbe a sua volta attaccato la polizia. Un video su YouTube mostra gli agenti scontrarsi con una manifestante, mentre i presenti urlano: «È solo una ragazzina».

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *