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Libia. Il Cnt va in crisi, la Nato bombarda Sirte

La formazione del nuovo governo provvisorio in Libia, inizialmente prevista per questa settimana, potrebbe nuovamente essere rinviata a data da destinarsi a causa dei disaccordi sulla ripartizione degli incarichi ministeriali. Un primo rinvio era già stato annunciato alcuni giorni fa. Qualcuno, all’interno dello stesso Cnt, ha ammesso che si tratta di una vera e propria «lotta per il potere». «Questa gente che dirige il Cnt o l’ufficio esecutivo è un prodotto puro del sistema Gheddafi. Stanno riproducendo questo stesso sistema» nelle loro trattative e la loro gestione del paese, ha detto un esponente del Consiglio di Bengasi a condizione di anonimato. D’altra parte, ha insistito la fonte, «chi detiene il potere detiene la ricchezza», ovvero il petrolio del paese.

A Bani Walid invece un comandante delle forze del Cnt, Daou al Salihine Jadak, è stato ucciso da un razzo. Lo ha annunciato Abdallah Kenchil, un responsabile locale del Cnt. Jadak, che guidava il fronte nord di Bani Walid, è stato ucciso la notte scorsa all’interno della città mentre si dirigeva verso la zona dei combattimenti, quando un razzo ha centrato la sua auto, ha aggiunto Kenchil. Originario di Bani Walid, Daou al Salihine Jadak aveva condotto già nel 1993 delle azioni ostili al regime di Gheddafi nella stessa città ed erano finito per molti in carcere. La perdita di Jadak rappresenta un duro colpo per i combattenti del Cnt che sia a bani Walid che a Sirte incontrano una forte resistenza delle forze lealiste. senza riuscire a progredire. Ieri ci sono stati intensi scambi di artiglieria che ha causato 11 morti tra i miliziani del Cnt, i quali secondo il capitano Walid Khaimej, attendono rinforzi da Tripoli e da Zawiyah e chiedono che la Nato bombardi di più.

Gli aerei della NATO hanno intensificato i bombardamenti contro Sirte per appoggiare l’offensiva terrestre dei miliziani del Cnt perché le forze fedeli a Gheddafi continuano a resistere. Informazioni provenienti dalla città natale di Gheddafi, indicano che i lealisti dominano ancora posizioni del centro della città, a dispetto di quattro giorni consecutivi di attacchi della NATO.  

Intanto si profila lo scenario della pulizia etnica. Gli abitanti di Touarga, a 20 km a sud di Misurata, hanno lasciato la città per timore di rappresaglie da parte delle milizie del Cnt. Gli abitanti, di cui la maggior parte è di colore, sono stati accusati dal Cnt di Misurata di aver partecipato all’assedio della città costiera. Touarga che contava circa 300 mila abitanti, è ormai una città fantasma. 

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