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Tolosa. Notte d’assedio senza esito

L’operazione ha  assunto queste caratteristiche in seguito alla richiesta del presidente Nicolas Sarkozy di catturare “vivo” il sospetto.

Le tre esplosioni che nella notte sembravano aver segnato l’inizio dell’assalto finale hanno provocato lo sfondamento di porte e finestre dell’appartamento in cui si è rifugiato Merah, oltre a una grande breccia in un muro. Ma l’assediato insiste nel dire che non intende arrendersi.

Nella notte, l’illuminazione pubblica del quartiere è stata spenta. Il quartiere è piombato nel buio attorno alle 21 e i giornalisti sono stati tenuti a distanza, pur riuscendo a vedere la facciata del palazzo di Merah. Il giovane è l’autore presunto di sette omicidi: tre militari di origini maghrebina, un insegnante e tre bambini ebrei.

E’ stato grazie al computer e ai collegamenti internet del fratello che gli inquirenti francesi sono riusciti a risalire all’indirizzo del giovane franco algerino.

Il ministro dell’Interno Claude Gueant, ha spiegato che la polizia non ha avuto «alcun contatto» con Mohamed Merah durante la notte. Il giovane secondo il ministro ieri sera era entrato in una «logica di rottura» e aveva detto di «voler morire con le armi in pugno».

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