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Rimandato l’arresto del killer di Tolosa. Lo show continua…

Da stamattina decine di telecamere sono puntate sull’edificio di Tolosa dove si sarebbe asserragliato il killer autore di diversi omicidi. Quello che le stesse autorità francesi avevano descritto fino a ieri sera come un ‘lupo solitario’ vicino alla galassia dell’estremismo di destra violento e xenofobo, da stamattina è rimasto un ‘lupo solitario’ ma aderente – non si sa a che titolo e attraverso quale meccanismo – alla galassia del jihadismo combattente. Fatto sta che i media di tutto il mondo sono concentrati e dedicati a quanto sta avvenendo – o meglio, su ciò che le autorità di Polizia Francesi affermano stia avvenendo – a Tolosa. In particolare sulle dichiarazioni di Sarkozy e dei suoi ministri. 

A vedere quanto accade oltralpe si ha la sensazione che in tutta la vicenda ci sia qualcosa che non va, di poco convincente. Anche le perfette e quasi scenografiche circostanze dell’arresto oggi – prima annunciato in pompa magna e poi rinviato (!) in serata – del presunto colpevole dell’attacco alla scuola ebraica e ad alcuni parà reduci da missioni in Afghanistan non fanno che aumentare il numero di elementi di dubbio su tutta la vicenda. Anche il sito Eilmensile.it nel dare la notizia sembra un po’ scettico, e fa bene. Qualche anno fa, tentando di strumentalizzare gli attentati di Al Qaeda alla stazione di Madrid attribuendoli al capro espiatorio tradizionale, i baschi dell’ETA, il leader della destra spagnola Josè Maria Aznar si giocò la vittoria alle imminenti elezioni. Non vorremmo fare paragoni con la Francia di Sarkozy, che però tra poco dovrà affrontare una competizione elettorale assai difficile: scandali e crisi economica non gli rendono le cose facili. E qualcuno, nel suo staff, potrebbe magari pensare di utilizzare la vicenda di Tolosa per acquisire punti. Con il rischio però di fare un gran pasticcio e di peggiorare le cose…
E forse gli elementi strani, la sensazione che qualcosa non quadri, derivano solo da un maldestro e incoerente utilizzo da parte politica di una vicenda che potrebbe essere stata malgestita dalle autorità francesi. 

Arrestato (forse) il presunto killer di Tolosa
(Eilmensile.it)

Il presunto killer di Tolosa aveva annunciato la sua volontà di arrendersi verso le 14.30: lo ha raccontato una fonte di polizia anonima, citata sul sito internet del quotidiano francese Le Monde. E puntuale, alle 14.28 l’annuncio atteso è arrivato: la polizia ha arrestato Mohammed Merah, il 24enne francese di origini algerine sospettato degli omicidi di tre soldati francesi a Tolosa e Montauban e della strage di lunedì davanti al liceo ebraico del capoluogo della Garonna, in cui hanno perso la vita tre bambini e un professore della scuola ebraica. Qualche istante dopo, la smentita: non è ancora stato arrestato, Mohammed Merah è ancora barricato in casa.

Mohamed Merah, 24 anni, franco algerino, era noto da tempo ai servizi segreti francesi come persona vicina ai gruppi islamici più radicali, secondo fonti dell’a procura parigina.
Merah era già stato arrestato a Kandahar, in Afghanistan, per reati comuni. L’abitazione dell’uomo, al numero 17 della rue Sergent Vignè, sorge a soli tre chilometri dalla scuola Ozar Hatorah in cui il killer ha compiuto la strage lunedì, per vendicare – secondo quanto lui stesso avrebbe riferito – “i bambini palestinesi”.

Testimoni riferiscono di aver sentito sei o sette colpi di arma da fuoco durante l’operazione, mentre un giornalista sul posto racconta di aver visto la polizia equipaggiata con elmetti e giubbotti antiproiettile. Il blitz si svolge non lontano dalla scuola ebraica dove c’è stata la strage. L’uomo accerchiato dalla polizia afferma di aver “voluto vendicare i bambini palestinesi” e di aver agito anche per vendetta contro gli interventi internazionali dell’esercito francese.

La casa dove è stato arrestato l’uomo si trova in un quartiere residenziale della parte nord di Tolosa, nei pressi della scuola ebraica dove è stata compiuta la strage.

Gli inquirenti lo avrebbero rintracciato grazie al motorino usato e ad alcune telefonate con altre persone. Altre operazioni sarebbero infatti in corso in altre zone della città ma gli inquirenti al momento mantengono il riserbo su questi altri interventi.

Intanto le agenzie battono di continuo gli aggiornamenti che contribuiscono ad ampliare la sceneggiatura dell’evento:

Trattative ancora in corso tra le unità speciali della polizia francese e il presunto killer di Tolosa, ancora barricato nel suo appartamento, dopo le voci di stampa che in un primo tempo avevano parlato di un suo arresto, successivamente smentite dal ministro dell’Interno, Claude Gueant e dall’Eliseo. Secondo Soreen Seelow, inviato sul posto del quotidiano Le Monde, il dialogo tra le due parti «è continuo» ed è anche per questo motivo che le forze speciali «non hanno ancora lanciato il blitz» all’interno dell’edificio. (ANSA)

È stata ritrovata la videocamera del killer di Tolosa, che avrebbe avuto intenzione di diffondere su Internet filmati con le sue azioni. Lo ha reso noto il procuratore di Parigi. Il procuratore, Francois Molins, ha detto che Mohammed Merah ha affidato l’apparecchio video «a una persona di sua conoscenza, dentro una borsa». Nella telefonata di rivendicazione da lui stesso fatta la notte scorsa a una giornalista di France 24, ha aggiunto il magistrato, Merah ha detto di aver intenzione di diffondere in rete le immagini delle sue azioni omicide. (Ansa)

“Mohammed Merah, il killer di Tolosa, ha detto che rimpiange soltanto di «non aver potuto uccidere di più». Lo ha riferito in conferenza stampa il procuratore della repubblica di Parigi, Francois Molins. Merah ha anche dichiarato che oggi intendeva uccidere un altro militare e che aveva preso di mira due particolari funzionari di polizia. Ha aggiunto di far parte di al Qaeda, ma che ha sempre agito da solo e non aspira al martirio. E che intende arrendersi nel pomeriggio o in serata. Nei suoi contatti con gli agenti del Raid che tengono la sua casa sotto assedio, Merah ha detto di agire per vendicare i bambini palestinesi, per protestare contro le missioni militari francesi all’estero e la legge contro il burqa”. (Adnkronos)

Del materiale esplosivo è stato trovato nell’auto di un fratello del killer di Tolosa. Lo hanno reso noto fonti della polizia. Secondo i primi elementi dell’inchiesta anche il fratello sarebbe coinvolto nell’ideologia salafita. (Ansa)

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