Come avevamo anticipato nei report dei giorni scorsi, nelle politiche di fondo non sono all’orizzonte cambiamenti significativi. Sicuramente sfuma la forma, il “folklore” politico, ma la nuova dirigenza promette stabilità e continuità, evidentemente, con il recente passato.
A tal proposito presentiamo qui la traduzione in italiano di un piacevole report sullo spaccato della vita cittadina del dopo Bo, ricavato dal sito in inglese Global.Times.
Avvertenze? A chi a sinistra rimpiange i tempi della Rivoluzione Culturale quanto segue potrebbe non fare molto piacere, e potrebbe riportare alla mente i ricordi vissuti alla fine di quell’epoca con una certa malinconia. Se però si ha la pazienza di andare avanti con la lettura, il quadro che se ne ricava è molto più ameno di quanto possa sembrare all’inizio.
La lezione, se mai se ne voglia trarre una, è che non conta il formalismo, non conta essere invasivi nella vita delle persone. Conta la sostanza delle politiche adottate.
Ritorno rilassato alla normalità
Qui di seguito una corrispondenza del 26 aprile dal Global Times di Liang, Chen
E’ passato solo poco più di un mese dalla sostituzione di Bo Xilai da segretario del Partito cittadino, e già il colore della città è diventato di un rosso molto più chiaro e meno acceso di prima.
Le grandi bandiere che riportavano slogan dell’era di Mao sono state rimosse. Le trasmissioni televisive che quotidianamente esaltavano le glorie degli ideali socialisti ordodossi stanno venendo sostituite da moderne soap opera. Non si richiede più a cori di persone di cantare le canzoni rosse del passato nei parchi intorno alla montagnosa città.
Molti in città, inclusi giornalisti, avvocati e anche quei pensionati che amavano le canzoni della loro gioventù, non vedono l’ora di arrivare ad un clima e ad un atmosfera un po’ più rilassati.
“L’era della politica fatta per campagne è finita”, ha dichiarato al nostro giornale Li Chunfu, senior researcher dell’Accademia cinese delle Scienze Sociali. “Le autorità hanno rassicurato la popolazione cittadina che le politiche di base indirizzate a migliorare il tenore di vita del popolo, a proteggere gli interessi degli investitori e a mantenere l’ordine sociale non cambieranno. La fiducia del popolo nel governo cittadino e nel continuo sviluppo della città non è vacillata”, ha detto Li.
Il Vice Premier Zhang Dejiang, che ha rimpiazzato Bo Xilai come Segretario del comitato cittadino del Pcc il 15 Marzo scorso, ha promesso che la città ora si concentrerà sul mantenere continuità e stabilità.
Invocare la supremazia della legge
Sun Yu, avvocato senior presso lo studio legale Exceedon e Soci di Chongqing, ha detto che gli addetti del settore legale sperano di vedere una normalizzazione dell’iter giudiziario. Prima ”avevamo paura di esprimere opinioni differenti”, ha detto Sun, suggerendo che in precedenza molti avvocati avevano paura di difendere pienamente i loro clienti in tribunale.
Sun ha detto che Bo ha utilizzato tattiche controverse e maniere forti durante la sua famosa campagna contro il crimine organizzato, che inizialmente gli era valsa una grande supporto da parte della popolazione.
I critici sostengono che Bo abbia utilizzato tale campagna non solo al fine di abbassare il tasso di criminalità, ma per schiacciare gli imprenditori disobbedienti. La professione legale veniva spesso presa nel mezzo, ha detto Sun.
“La caduta di Bo ha fornito un’opportunità per un relativo revival dell’indipendenza giudiziaria nella città”, ha detto l’avvocato, in piedi di fronte ai vetri alti fino al soffitto in una torre adibita ad uffici di Chongqing.
Cambiano i programmi televisivi
“Nelle fasce di punta introdurremo nuovi programmi per attrarre un pubblico giovane e trasmetteremo serie TV moderne”, ha detto un giornalista della tv che parlava in fretta ed era ovviamente eccitato dai cambiamenti impellenti, ma che ci ha chiesto di non essere identificato in questo articolo.
Possiamo dire però che lavora per la Tv satellitare di Chongqing, la quale è stata ribattezzata “il primo canale rosso della Cina”, poiché trasmette progammi rivoluzionari che promuovono quei valori che non sono stati abbracciati pubblicamente dall’epoca della fine della Rivoluzione Culturale (1966-76).
Il giornalista ha detto al Global Times che quando Bo era a capo della città lui aveva dovuto effettuare dei servizi televisivi sull’andamento della campagna dei “canti rossi” per più di 100 volte.
“E’ alto e bello, e ha un sacco di carisma; come uno di quei politici occidentali”, ricordava il reporter, che ha scoperto presto quanto il precedente boss di Chongqing fosse ossessionato dalla sua immagine pubblica.
Il giovane giornalista ha detto che la copertura di una conferenza organizzata da Bo poteva occupare 20 minuti sui 28 complessivi della loro intera trasmissione. “Non avevamo possibilità di raccontare le notizie reali sui fatti che accadevano a Chongqing. Io spero che da domani le cose andranno meglio”, ha detto.
In una conferenza stampa di alto profilo, i responsabili della Tv satellitare di Chongqing hanno annunciato che lanceranno un nuovo programmma chiamato Star Films, che conterrà dei classici “più moderni”, sperando così di attrarre un pubblico più giovane. I resoconti dei vari media si sono espressi riguardo alla nuova programmazione come ad un “cambiamento pionieristico per la Tv di Chongqing”.
Ma i programmi trattanti temi della Rivoluzione non spariranno completamente. Gli show (tipici in Cina ndr) a sfondo di tematiche rivoluzionarie verranno trasmessi a scadenza settimanale anziché giornaliera, e non appariranno più negli orari di punta.
Liu Guangquan, presidente del Chongqing TV Media Group, ha detto che la stazione televisiva probabilmente ricomincerà a trasmettere messaggi pubblicitari a partire dal prossimo anno.
Un insider ha suggerito che la stazione televisiva potrebbe presto riassumere lo staff del dipartimento pubblicitario che aveva licenziato in precedenza.
Niente più raduni dei canti rossi
Bo e la città che governava era diventata famosa anche per essere stranamente fuori dagli standard della Cina moderna, poiché aveva riesumato pubbliche performance delle canzoni rosse, al fine di evocare i giorni gloriosi di un passato più innocente ed egualitario.
Il problema però è che non si trattava di fantasticherie spontanee portate avanti da partecipanti completamente consenzienti.
Alcuni giorni dopo l’estromissione di Bo, He Shizhong, il capo del dipartimento pubblicitario di Chongqing, aveva annunciato che i raduni canori di massa organizzati sarebbero stati ridotti e ha detto che sperava che la gente continuasse a cantare, ma solo per il proprio piacere.
Una pensionata di 61 anni, di cognome Zhong, ringrazia il fatto che dall’estromissione di Bo non ha più ricevuto alcuna telefonata da parte di ufficiali del governo che le ordinavano di riunire il suo gruppo per dare vita ad una performance canora, non proprio improvvisata, in un parco o ad un angolo della strada.
Zhong, e il suo coro di 70 persone, con una media di 58 anni, solevano divertirsi a cantare nei parchi come una forma di esercizio e per indulgere nella nostalgia delle loro esperienze giovanili, di quando erano teenagers ai tempi della Rivoluzione Culturale.
Il loro coro è diventato più organizzato formalmente a partire dal 2009, dopo che Bo li ha mobilitati come parte della sua campagna chang hong (canta rosso).
Ai residenti piace dibattere
Chongqing ha avuto a lungo una cultura peculiare e una delle caratteristiche tipiche per cui è famosa è costituita da una forma di discussioni politiche senza peli sulla lingua fatte nei parchi e nelle piazze della città. Questa strana forma improvvisata a metà tra la politica e l’arte retorica prende il nome di “Bai long men zhen”, letteralmente “lasciare il drago fuori dalla porta”. I partecipanti sono principalmente pensionati che si sfidano amichevolmente in giochi di parole, spesso divertenti , solo per puntualizzare il proprio punto di vista. Nei parchi e nelle piazze dove si riuniscono i partecipanti a questi dibattiti, l’estromissione di Bo è stato un argomento molto trattato.
In precedenza dei servizi televisivi hanno mostrato che alcuni abitanti del posto hanno dato vita a raduni nelle piazze delle città a sostegno di Bo, poco dopo la sua sospensione da segretario cittadino.
Nel frattempo Weibo e altri canali mediatici della rete hanno ospitato accesi dibattiti da parte di intellettuali, tra cui professori universitari e lavoratori dei media, la maggior parte dei quali trova che la dipartita di Bo sia stata una cosa buona per il futuro di Chongqing.
Molti hanno detto che possono capire perché gli abitanti della città apprezzano i cambiamenti intrapresi, ma credono anche che i piani di sviluppo iniziati da Bo siano stati eccessivamente ambiziosi e volti principalmente a promuovere la sua immagine personale, e non quella della città. La maggior parte dei commentatori ha detto che il rapido sviluppo della città non era sostenibile e che avrebbe infine danneggiato la città stessa e i suoi residenti.
Xiao Changsheng, un pensionato di 64 anni, viaggia per un’ora in metropolitana quasi ogni pomeriggio fino alla shopping zone di Guanyinqiao, per sentire ciò di cui la gente chiacchiera.
“Scambiando idee con gli altri, posso ancora partecipare alla vita politica, guidando l’opinione pubblica in una direzione corretta”, ha detto il vecchio membro di Partito che è andato in pensione poco dopo che Bo è diventato Segretario di Partito a Chongqing.
“Lo conobbi all’inizio. Non ha mai nascosto la sua ambizione di voler ascendere i gradini della scala politica, e ha fatto un sacco di cose controverse”, ha detto Xiao a voce alta e con eloquenza, nel sintetizzare il suo ragionamento mentre i suoi occhi guardano sicuri nella folla che nel frattempo si è radunata per sentire come la pensa sull’argomento.
In questo scorcio di dibattito, Xiao sostiene che Chongqing è cambiata molto durante l’amministrazione di Bo, e ha citato il vasto programma di impianto di alberi e la campagna contro il crimine organizzato. Molti di quelli che ascoltano fanno cenno di sì con la testa. “Bo si è guadagnato l’appoggio per aver fatto qualcosa per Chongqing”, prosegue Xiao.
Xiao è uno dei molti residenti di Chongqing che approvano il miglioramento delle infrastrutture della città e il miglior stato di sicurezza pubblica dopo la lotta al crimine ottenuti negli ultimi anni.
Wang Zhenchun, un insegnante universitario in pensione, disapprova quanto detto da Bo e lo interrompe bruscamente.
“Bo ha fatto degli errori. Chongqing non si può sviluppare a forza di cantare canzoni rivoluzionarie. Ciò è superficiale. La cosa più importante è mantenere l’ordine sociale e migliorare il nostro tenore di vita”, ha detto Wang eccitatamente, gesticolano con le mani.
A questo punto la folla scoppia in applausi e risate…
Wang Deren, un ingegnere che è stato ad ascoltare in silenzio fino a questo momento, prova a inserirsi nel dibattito. “Dobbiamo tracciare le linee di questo caso…sicuramente Bo ha violato le regole di Partito e la legge, ma le sue colpe personali devono essere separate dallo sviluppo che la città di Chongqing ha sperimentato durante gli anni del suo mandato”.
I critici dicono che una ragione più profonda per cui il popolo ai livelli-base delle organizzazioni tende a sostenere Bo è perché la Cina sta sperimentando una forbice crescente dei redditi e una crescente disparità sociale. Le politiche di Bo hanno ricordato al popolo un tempo in cui la Cina era più egualitaria.
I sociologi cinesi dicono che non c’è possibilità di ritornare a quei giorni dato che le riforme del paese devono continuare e che devono essere sviluppati nuovi metodi per risolvere i problemi sociali.
Mentre si avvicina l’ora di cena il gruppo che si era radunato comincia ad aver fame. Zhou, leader del coro, raduna la sua spesa di verdure e un chilo di carne di maiale e se ne va a casa sulla nuova metropolitana.
“Speriamo che le autorità continuino a lavorare per il popolo”, è stata la sua semplice stoccata della dipartita.
http://www.globaltimes.cn/NEWS/tabid/99/ID/706928/Easing-back-to-normal.aspx
traduzione a cura di Walter Ceccotti
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