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Siria. Annan a Damasco. Nuove minacce dagli Usa

L’inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba Kofi Annan incontra oggi a Damasco il presidente siriano Bashar al-Assad. Al centro dei colloqui il piano di pace in sei punti che prevede il cessate il fuoco nel Paese scosso dalle violenze e dagli scontri. Annan è arrivato a Damasco ieri sera, ha confermato all’Afp il suo portavoce Ahmed Fawzi, specificando che Annan è giunto a Damasco, per colloqui con il presidente Bashar al Assad. Si tratta della terza visita di Annan in Siria da quando gli è stato dato l’incarico di tentare di risolvere la crisi in corso dal marzo 2011. Le milizie anti-Assad come il Consiglio nazionale siriano, hanno criticato la decisione di Annan di incontrare Assad affermando che migliaia di persone sono morte nel Paese nonostante uno dei punti del piano dell’inviato Onu sia proprio il cessate il fuoco, ma soprattutto perchè Kofi Annan in un’intervista a Le Monde, Annan è nuovamente tornato sulle accuse contro Russia e Cina di ostacolare il piano di pace con una replica che non è piaciuta affatto agli Usa e all’Arabia Saudita “Si dice poco invece – ha detto Annan- di altri paesi che inviano armi, denaro e continuano ad avere presenza sul territorio”. Ma il mandato di Kofi Annan come inviato speciale scade il prossimo 20 luglio, e le forze che spingono per l’intervento militare in Siria stanno aspettando quel momento per togliere di mezzo una parvenza di mediazione internazionale.

Dal canto suo il presidente siriano Bashar al Assad, in un’intervista all’emittente televisiva tedesca Ard ha puntato il dito contro gli Stati Uniti accusandoli di essere «coinvolti nel conflitto in Siria». Non solo. Il leader siriano ha inoltre accusato Washington di «sostenere e proteggere i ribelli per destabilizzare il Paese». Una tesi confermata dalle nuove ed esplicite minacce del segretario di stato Usa Hillary Clinton che da Tokyo, dove si è conclusa la Conferenza dei paesi donatori per l’Afghanistan, ha detto senza mezzi termini che “prima finiscono le violenze nel Paese e più alte sono le possibilità di risparmiare al governo siriano un «attacco catastrofico”. Un’aggressione che “sarebbe molto pericolosa non solo per la Siria ma per tutta la regione”, ha aggiunto la Clinton, commentando il fallimento del piano di pace di Kofi Annan per la Siria, un piano che gli Stati hanno contribuito in modo decisivo a far fallire.

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