Menu

Cile. Ex ispettore denuncia legami tra governo e narcotraffico

Da alcuni giorni è in atto un duro braccio di ferro tra Cile ed Ecuador nel più completo disinteresse degli organi di informazione occidentali. Eppure la notizia c’è, e come. Un ex ispettore della polizia cilena, Fernando Ulloa Castillo, si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Santiago dal 25 gennaio per sfuggire, afferma, a vari tentativi di ucciderlo da parte dei servizi di sicurezza del suo paese dopo aver denunciato i legami tra i narcotrafficanti e il governo di Sebastian Piñera.

La vicenda dura da tempo, almeno dal 2011. Poi lo scorso anno Ulloa accusò il ministro cileno Hinzpeter di far parte di una rete di traffico di cocaina proveniente dalla Bolivia, denuncia allora ignorata dal governo presieduto dall’imprenditore di simpatie pinochetiste Sebastian Piñera. Secondo quanto riferito dall’ex ispettore e confermato da alcune inchieste giornalistiche, i proventi del narcotraffico verrebbero utilizzati dall’Agenzia nordamericana antidroga – la DEA – per destabilizzare il governo di Rafael Correa.

Visto che non aveva avuto risposte da parte della magistratura e del ministro degli interni, nel dicembre 2012 Ulloa ha inviato una lettera diretta alla Presidenza della Repubblica documentando le sue accuse. Ma invece di aprire un’inchiesta indipendente, il governo ha affidato le indagini all’Alto Comando di Polizia, tra gli organi accusati di partecipare al narcotraffico e di coprirlo.

Dopo le sue rivelazioni, che hanno portato il governo dell’Ecuador ad approfondite indagini e all’attivazione delle opportune contromisure, Ulloa è stato più volte minacciato di morte da membri della Brigata di Intelligence della Polizia Speciale (BIPE) di Santiago mentre nei confronti dell’ex ispettore la polizia ha spiccato un mandato di cattura nel caso decida di uscire dall’ambasciata dell’Ecuador all’interno del quale si è rifugiato a gennaio.”Di fronte alla situazione creatasi il Governo dell’Euador farà una valutazione seria e obiettiva di questa domanda e delle sue prerogative, e terrà conto di tutti gli elementi di giudizio che conducano a una decisione giusta ed equa” ha informato in una nota l’ambasciatore di Quito in Cile.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *