Quel colpo di Stato mise a nudo agli occhi di decine di migliaia di venezuelani la vera natura della democrazia borghese e del capitalismo venezuelano ed internazionale. Il governo golpista di Pedro Carmona (presidente della Confindustria venezuelana) durò appena tre giorni, spazzato via dalla mobilitazione popolare che impose il ritorno di Chavez, ma fu inizialmente riconosciuto come legittimo dagli Usa, dal governo Aznar in Spagna e dagli ex-Ds (attuale Partito Democratico) in Italia.
Nel filmato è apprezzabile anche il ruolo golpista giocato dai mass-media venezuelani. Nessuna delle televisioni golpiste è mai stata chiusa. Dopo anni ci si è limitati a non rinnovare le licenze per le frequenze nazionali in chiaro a Rctv, facendo gridare ai “democratici” di tutto il mondo (magari gli stessi che appoggiavano il golpe) allo scandalo e all’attentato al pluralismo dell’informazione.
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