Rojas ha informato che il gruppo parlamentare del MAS ha realizzato un’analisi politico congiunturale dei conflitti, tra i quali, la marcia convocata dalla Confederazione dei Popoli Indigeni della Bolivia (Cidob), la mobilitazione della Centrale Operaia Boliviana (COB) e le domande del settore della sanità, che, a suo giudizio, fanno parte di una “cospirazione”.
Ha basato questa denuncia sulle dichiarazioni della deputata del MSM, Marcela Revolio, che ha ammesso il finanziamento di quel partito politico e della nona marcia della Cidob, che è partita da Trinidad per giungere a La Paz, con la parola d’ordine della protezione dei territori indigeni, della biodiversità, del rispetto della Legge Corta di protezione del Territorio Indigeno Parco Nazionale Isiboro Secure (TIPNIS) e la deroga alla Legge di Consultazione agli abitanti di quel parco nazionale.
“Abbiamo visto chiaramente le dichiarazioni bugiarde della deputata Revolio, che ha ammesso di star finanziando e dice di vendere varie carte e cedole, facendo affari con il sentimento dei popoli indigeni originari delle campagne”, rimprovera.
Rojas ha anche criticato le dichiarazioni del leader di Unidad Nacional, Samuel Doria Medina, che ha detto che si deve “impiccare” Morales, come accadde con l’ex Presidente Gualberto Villaroel (1944-46).
“Il capo dell’UN ha rilasciato una dichiarazione riferita al fatto che vogliono impiccare il Presidente come Villaroel, e ha anche detto che alcuni dirigenti della città di El Alto starebbero pensando d’impiccare il Presidente”, ha avvertito.
A suo giudizio, questa cospirazione contro il Governo è affiancata da settori sociali come la COB e i medici, che esigono il soddisfacimento di un pacchetto di richieste che non è adeguato alla realtà del paese, come l’incremento salariale di oltre 8.000 bolivarianos e il rifiuto delle otto ore di lavoro per il settore sanitario.
(Fonti: Aporrea, Telesur)
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