Nuova aggressione fascista contro gli immigrati in Grecia, questa volta a Creta. Secondo una denuncia della sezione di Messara del Partito Comunista Greco un gruppo di 15-20 persone, tra cui anche alcuni studenti minorenni incappucciati, hanno attaccato con dei mattoni la casa di un migrante, rompendone i vetri. Non contenti gli squadristi sono entrati nel cortile e hanno cercato di abbattere la porta con pugni e calci, provocando il panico tra i membri della famiglia.
Ormai sembra che la società greca si stia abituando alle continue aggressioni contro i migranti. Così come sembra stia facendo il callo alle ‘proposte’ avanzate di tanto in tanto dai parlamentari di Alba Dorata, formazione nazista entrata a giugno in parlamento con il 7% e ora accreditata nei sondaggi tra il 10 e l’11%.
A fare il giro del mondo erano state le dichiarazioni di alcuni neonazisti che in un documentario dell’emittente britannica Channel 4 dicevano di “voler fare saponette con gli immigrati in Grecia”. D’altronde, il partito di centrodestra Nuova Democrazia alimenta il clima di razzismo e di intolleranza contro gli immigrati, alternando discorsi apertamente razzisti con altri che indicano Alba Dorata come un pericolo per la democrazia e la convivenza. Il doppio gioco dei partiti della cosiddetta destra democratica favorisce una continua espansione dei neonazisti.
Che ora propongono di creare classi separate per gli studenti greci e per quelli stranieri all’interno delle scuole elleniche. A farsi portavoce di quello che in una situazione normale sarebbe considerato un delirio – ma che nella tremenda crisi che investe la società greca è un argomento come un altro – è stato il deputato di Alba Dorata Artemis Matthaiopoulos. Che in Parlamento, durante una seduta della commissione per gli affari educativi ha tuonato: “Che ci fanno i bambini figli di immigrati nelle scuole greche?”. E poi ancora: “Dovrebbero esserci classi diverse per gli studenti greci e per quelli stranieri”.
Intanto proprio oggi la Grecia è tornata sulle prime pagine dei quotidiani internazionali. Ma non per la crisi o le manifestazioni contro la troika. Ad attirare l’attenzione del Washington Post e di altri quotidiani di tutto il mondo è stato il gesto del calciatore ellenico Giorgos Katidis, centrocampista dell’Aek di Atene. Che ieri, all’84’ della partito contro il Veria, ha segnato un gol importante per la sua squadra. Per festeggiare, il ventenne è andato ad esultare sotto la tribuna dei suoi sostenitori, tendendo il braccio nel saluto nazista. La Federcalcio ellenica ha deciso di impartire a Katidis una punizione esemplare, escludendolo a vita dalla nazionale di calcio di Atene. Il testo del provvedimento afferma che il gesto “colpisce profondamente tutte le vittime delle atrocità naziste e ferisce il carattere pacifico e profondamente umano del calcio…”.
L’ex capitano della nazionale ellenica under 21 ha provato a giustificarsi con un messaggio postato su twitter: “Non sono un fascista e non lo avrei fatto se avessi saputo cosa significava”. A conferma che i fascisti non solo solo pericolosi, ma anche idioti…
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