Una donna curda di 77 anni é stata condannata a sei anni di carcere per avere mandato un maglione e uno spazzolino da denti al figlio arruolatosi nei ranghi della guerriglia curda del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan).
L’anziana donna ha dovuto scontare 12 giorni di carcere, finché la condanna in primo grado é poi stata ridotta a due anni e un mese dalla Corte suprema e poi commutata in arresti domiciliari, scrive l’edizione online del quotidiano Hurriyet. L’anziana signora é ora costretta a portare un braccialetto elettronico e non può uscire di casa neppure per andare in giardino.
Nazife Babayigit era senza notizie del figlio primogenito da quando era emigrato dall’ Anatolia orientale – i territori abitati dai curdi – nella Turchia settentrionale quando un giorno ha saputo che aveva aderito al Pkk e si trovava nelle montagne vicino all’Armenia. La donna aveva dato un maglione, uno spazzolino da denti e alcune foto a due amici del figlio pregandoli di consegnarglieli. I due però sono stati arrestati nella città di Erzurum e la polizia turca ha avviato una inchiesta sulla anziana per “collaborazione con i terroristi”. La donna é stata arrestato per due settimane, poi processata e condannata in base alla legge anti-terrorismo. ”Una mamma che vuole aiutare il figlio – ha protestato il deputato indipendente di Istanbul Levent Tuzel – significa collaborazione con il terrorismo per la giustizia: é una vergogna per l’umanita”’.
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