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Google riconosce la Palestina. E Israele s’infuria

”Sorprendente”: così il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Yigal Palmor ha definito oggi la decisione del motore di ricerca Google, annunciata ieri, di modificare l’intestazione della homepage all’indirizzo www.google.ps. con il nome geografico ‘Palestina’ e non più con ‘Territori Palestinesi’. Una decisione che segue, oltretutto di qualche mese, il riconoscimento da parte dell’Assemblea generale dell’Onu, a settembre, della Palestina quale Stato osservatore non membro. L’iniziativa di Google – polemizza Palmor – ”suggerisce interrogativi sulle ragioni dietro questa scelta” che arriva da una ”un’azienda privata” e che irrompe sul terreno della ”politica internazionale in maniera controversa”. ”Google comunque – rimarca il portavoce sionista – non é un’entità politica né diplomatica, quindi può chiamare qualsiasi cosa con qualsiasi nome senza che questo abbia alcun valore politico o diplomatico”.

Ma la multinazionale difende la scelta di adottare il nome ‘Palestina’ sulla sua hompage. ”Stiamo cambiando il nome di ‘Territori Palestinesi’ in ‘Palestina’ sui nostri prodotti”, ha precisato uno dei portavoce del colosso internet, Nathan Tyler. ”Quando diamo un nome ai Paesi ci consultiamo con un certo numero di fonti e di autorità internazionali. In questo caso, abbiamo seguito le indicazioni delle Nazioni Unite e dei suoi Paesi membri, dell’Icann (l’ente che assegna i nomi su internet, ndr), dell’Iso e di altre organizzazioni internazionali” ha puntualizzato Tyler.

La novità è stata naturalmente accolta con soddisfazione dall’Autorità nazionale Palestinese. “E’ un passo nella direzione giusta, un passo tempestivo, che incoraggia altri ad imitarlo e a dare la definizione giusta della Palestina”, ha commentato Sabri Saidam, consigliere del leader palestinese Mahmoud Abbas. ”Speriamo che Google maps mostrerà anche le terre palestinesi confiscate dalla colonizzazione israeliana” ha aggiunto il consigliere per le telecomunicazioni e internet del presidente dell’Anp, Sabri Sadam.

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